In particolare, a dicembre 2022 erano 81.590,21 in Italia gli ettari certificati secondo lo standard di gestione forestale Fsc (+8% in un anno). Si tratta, spiega Fsc, "di numeri ancora piccoli rispetto agli 11 milioni di ettari di boschi presenti in Italia (dati Inventario Nazionale delle Foreste), ma promettente, se si pensa che l'aumento è del 23% negli ultimi tre anni".
Il 2022, prosegue Fsc, "ha fatto registrare una sempre maggiore attenzione, in Italia e nel mondo, per i servizi naturali offerti da boschi e foreste (conservazione della biodiversità, stock del carbonio, regolazione del ciclo dell'acqua, preservazione del suolo e servizi turistico-ricreativi)". Oggi in Italia sono 13 le realtà coinvolte.
Le filiere sono sempre più responsabili, aggiunge Fsc: anche nel 2022 sono aumentati i prodotti da materie prime forestali col "bollino" Fsc. Il numero di certificati di filiera è cresciuto in Italia del 3,7%: attualmente sono 3.298 e comprendono oltre 4.200 siti produttivi. I settori con incrementi più rilevanti si riconfermano l'arredamento per interni ed esterni (637 certificazioni, +11,7% sul 2021), il tessile (143 certificazioni, +10%) e il packaging (1.270 certificazioni, +5%).
Infine, aumentano anche le aziende che chiedono di usare il marchio Fsc sui propri prodotti a fini promozionali.
Il direttore di Fsc Italia Diego Florian spiega che "la certificazione si conferma lo strumento concreto per dare un futuro alle foreste e ai mercati".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA