Il 47% delle aziende intervistate (in totale 350) ha definito obiettivi e azioni di adattamento al cambiamento climatico (nel 2021 era il 39%), incrementando l'uso di energie rinnovabili.
Secondo l'analisi sulle performance economico-finanziarie, "esiste una potenziale relazione tra gli investimenti reali sulla sostenibilità sul breve periodo e l'eventuale crescita sul lungo: la crescita dell'indebitamento è correlata al miglioramento della performance di sostenibilità".
I risultati dello studio, spiega Ey, confermano che "nel complesso le aziende italiane sono sempre più impegnate concretamente per integrare la sostenibilità nel business e al contrario di due anni fa questo avviene sia per le piccole-medie imprese sia per quelle di grandi dimensioni", che avanzavano più velocemente. Tuttavia c'è una "velocità variabile sui singoli temi e disomogeneità tra i settori in quanto alcuni (energy e textile) procedono più velocemente rispetto ad altri (media & telecomunication e construction)".
Massimo Antonelli, Ceo di Ey in Italia e Coo di Ey Europe West, osserva che "la sostenibilità ha cambiato le aziende" e oggi "rappresenta la priorità a livello di investimento per il 40% dei Ceo mondiali". Nel rilevare che in Italia le pmi "finalment viaggiano alla stessa velocità delle grandi nell'integrazione della sostenibilità nel business. Oltre la metà delle aziende intervistate considera la sostenibilità un driver fondamentale per aumentare la propria competitività nei mercati di riferimento e creare valore di medio e lungo termine per tutti gli stakeholder".
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