Sforamenti della concentrazione giornaliera (50 μg/m3) si sono rilevati comunque in 12 delle 43 stazione di rilevazione diffuse da Piacenza a Rimini per oltre 35 giorni all'anno, 'tetto' massimo fissato dalle norme europee. Ma, rispetto al passato, spiega la Regione, si è trattato di superamenti di valori più contenuti.
Risultano rispettati i valori di biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio. Criticità persistono invece per l'ozono, in particolare nel periodo estivo e nelle aree rurali.
"La fotografia dell'anno appena trascorso mette in luce aspetti positivi, con il risultato importantissimo del biossido di azoto sempre rimasto nella norma: un dato frutto delle azioni messe in campo e delle innovazioni tecnologiche a partire dal settore dei trasporti con il rinnovo del parco mezzi", spiega la vicepresidente con delega alle politiche ambientali, Irene Priolo. "Segnali di miglioramento arrivano anche dall'andamento delle polveri, ma non basta. Serve continuare in modo ancora più deciso sulla strada intrapresa per rientrare dalla condanna comunitaria, con azioni integrate e intersettoriali necessarie anche a prepararci alla nuova direttiva sulla qualità dell'aria.
Azioni destinate al duplice obiettivo di tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini dell'Emilia-Romagna".
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