"Spiace che un ente accreditato come l'Enpa diffonda notizie totalmente false sul Piano di Conservazione del Lupo". Così il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti replica all'associazione animalista secondo cui il piano di conservazione e gestione del lupo ne consentirebbe l'uccisione per "fantomatici motivi 'scientifici' e a fucilate nei parchi".
"Va ricordato in primo luogo - spiega il ministro - che il documento non è un atto normativo che si sostituisce alla legge, ma va perfettamente in linea con le attuali norme nazionali ed europee. Il testo giunto in conferenza Stato-Regioni non prevede innanzitutto il prelievo del 5% degli esemplari, e non esiste nemmeno 'la possibilità di uccidere i lupi per motivi scientifici e di ammazzarli a fucilate nei parchi'". "Nel Piano - prosegue Galletti - si fa riferimento a casi di particolare necessità legati ad esigenze di ricerca scientifica, sanità e sicurezza pubblica. Si tratterebbe di situazioni emergenziali, come ad esempio epidemie o casi di particolare aggressività nei confronti dell'uomo riscontrati in altri Paesi europei, rispetto ai quali non è prudente per l'incolumità pubblica negarsi questa estrema possibilità".
"Per quanto concerne i parchi - aggiunge Galletti - nel Piano è previsto che una delle molte prescrizioni sulle quali l'Ispra valuterà caso per caso se concedere la deroga sia proprio 'procedere con cautela in casi di branchi che gravitano nei parchi nazionali e regionali e altre aree protette importanti per la specie'. Non ci sono dunque - prosegue - motivi validi per sostenere che si apra una caccia selvaggia al lupo".
Rivolgendosi alla deputata M5S Paola Taverna che aveva rilanciato le parole di un’associazione, il ministro rileva che "è altrettanto falsa l’affermazione che il Piano preveda l’eutanasia dei cani randagi. La legge vieta espressamente l'uccisione dei cani e il Piano, come detto, non si pone in alternativa alla legge. Per rimozione, effettiva o riproduttiva, si intende dunque il contenimento in canile previsto dalla legge 281/91, o in alternativa la sterilizzazione. Nelle azioni per prevenire la presenza di cani vacanti e l’ibridazione lupo-cane – spiega Galletti - sono previste l’anagrafe canina, sanzioni più pesanti per chi abbandona o non custodisce a dovere i cani padronali, incentivi alle sterilizzazioni, vaccinazioni gratuite, campagne di sensibilizzazione: nulla che faccia riferimento all’eutanasia o all’abbattimento”.