"Con una media di 561 feriti e 7,9 vittime ogni giorno - ricordano -, 1 ogni 3 ore, gli incidenti stradali attualmente sono in Italia la prima causa di morte per i giovani, oltre a essere la prima causa di morte del lavoratore in itinere, con un costo sociale complessivo pari a 16,4 miliardi di euro, pari allo 0,9% del PIL nazionale, secondo dati Aci-Istat 2021".
"Moderare la velocità come previsto dalle Città 30 ― concludono le associazioni ― non rappresenta un limite alla libera e celere circolazione delle persone e delle merci, in quanto attualmente la velocità media all'interno delle città è di 29,4 km/h (secondo l'Osservatorio UnipolSai sulle abitudini al volante), scendendo fino a 7-8 km/h nelle ore di punta (secondo l'ultimo libro bianco dei trasporti di Confcommercio).
L'automobile privata non è il mezzo più veloce e affidabile nei centri urbani, solo con l'intermodalità tra i vari mezzi di trasporto, quali trasporto pubblico urbano, sharing e mobilità attiva, si potrà ottenere una riduzione del tasso di motorizzazione di cui l'Italia detiene primato europeo".
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