MILANO - "Noi non viviamo sul pianeta terra ma sul pianeta oceano. L'economia dell'oceano vale 2,5 trilioni di dollari, è la settima al mondo e deve essere sostenibile". Per questo è doveroso "da parte di tutti" lavorare a livello internazionale a una "Convenzione sui Diritti del Mare". Lo ha sottolineato il segretario esecutivo della Commissione Oceanografica intergovernativa dell'Unesco, Vladimir Ryabinin intervenendo alla prima giornata di 'One Ocean Forum', evento internazionale ideato a Milano dallo Yatch Club Costa Smeralda. L'agenda degli obiettivi di sviluppo sostenibile al 2030 "per la prima volta mette l'accento anche sull'oceano e questo è un grande passo avanti - ha aggiunto -. Ma dobbiamo fare di più, serve lavorare a una convenzione sui diritti del mare". Anche negli accordi di Parigi sul clima, la Cop 21, "si menziona l'oceano e finalmente si comincia a parlare della sua salvaguardia - ha concluso - Abbiamo dieci obiettivi da portare avanti che riguardano temi come l'inquinamento, l'eccessiva pesca, l'economia blu, il diritto del mare, la protezione dell'ecosistema".
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