A determinare questo risultato, spiega Erion, sono i comportamenti scorretti dei cittadini, che non si dimostrano particolarmente virtuosi quando si tratta di dismettere RAEE di dimensioni ridotte: 1 su 6 lo fa in modo inappropriato, gettandoli nel sacco dell'indifferenziata, nel cassonetto stradale o nel bidone della plastica (ai primi posti per gestione scorretta: asciugacapelli, 22%; tostapane e frullatore, 20% e caricabatterie per cellulari, 18%).
Il Consorzio - che rappresenta una quota del 69% sull'intero sistema italiano - stima che il Paese sia distante oltre 35% punti percentuali dal target di raccolta europeo (fissato al 65% rispetto all'immesso sul mercato nei tre anni precedenti).
Mancano all'appello oltre 400.000 tonnellate di RAEE Domestici.
"Siamo di fronte a una situazione allarmante, che non può essere trascurata - ha dichiarato Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE -. Com'è possibile che ancora oggi non si sia in grado di intervenire con azioni decise per contrastare questi fenomeni che danneggiano il Pianeta e l'economia? Sono ancora troppi i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche che finiscono nelle mani sbagliate".
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