"Portiamo progetti di laurea di altissimo livello, dedicati in gran parte alla sostenibilità ambientale - spiega Alessandro Bertini, direttore di Modartech - confermando un impegno che ci caratterizza da almeno 10 anni. Crediamo che questa sia la strada giusta per il futuro e a confermarcelo sono i numeri: quest'anno la rete di partner tecnici sale a quota 200 e il network di aziende coinvolte supera le 800 realtà. Infine, la percentuale di studenti che una volta terminati gli studi trova lavoro a pochi mesi dalla laurea, si attesta all'87%".
Tra le proposte più originali, presentate al Graduation Day di quest'anno ci sono gli accessori in MuSkin, un tessuto dalla consistenza simile alla pelle, ma che in realtà è 100% vegetale, in quanto deriva da un particolare fungo parassita che cresce sul tronco degli alberi di cui si nutre. Al tatto è facile confonderlo con la pelle animale, in quanto il colore e la consistenza ricordano quella del camoscio. Per questo è stato utilizzato per realizzare borse e portafogli di grande fascino.
Ci sono poi outfit inclusivi, abiti che richiamano alle malattie della pelle e per questo utilizzano pellami di scarto, bollati come difettati, ma che in realtà nascondono caratteristiche uniche e particolari, oppure collezioni che partono da un racconto crudo, di violenze, soprusi e femminicidi, ma che attraverso l'utilizzo di abiti dai colori vivaci vogliono rappresentare un simbolo di rinascita e metamorfosi, fino alla reinterpretazione di celebri affreschi, come 'La Volta Celeste' di Palazzo Farnese a Caprarola, trionfo di colori e vivacità.
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