"Uno degli obiettivi - afferma il presidente del Corertex, Raffaello De Salvo - è quello di evitare di fare finire in discarica gli indumenti usati, perché rappresenta uno spreco di materia prima seconda e un danno ambientale. E poi c'è il tema di non pagare di nuovo l'Iva al 22% quando reimmettiamo nel mercato un capo usato, visto che non c'è stata alcuna trasformazione industriale e considerato che l'iva per quel capo è già stata pagata".
Corertex è nato nel 2022 e conta su 25 aziende che si occupano di riuso e riciclo tessile. Astri invece è nata nell'agosto 2017 con la volontà di informare le nuove generazioni sul tessile riciclato, e oggi conta 204 associati.
"Nei prossimi mesi - spiega Fabrizio Tesi, presidente di Astri - ci attenderanno sfide come la responsabilità estesa del produttore e l'hub del riciclo tessile che cambieranno notevolmente le dinamiche finora vissute".
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