Lo rivela uno studio promosso da Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli imballaggi cellulosici) e Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e realizzato da Nomisma.
I progetti finanziati dal Pnrr sono suddivisi tra 25 strutture nel Nord Italia, 18 nel Centro e 27 nel Sud Italia con l'obiettivo di ridurre il divario infrastrutturale fra il Nord e il Centro-Sud del Paese, aree più indietro sul fronte della raccolta differenziata e del riciclo. Grazie agli investimenti sugli impianti di trattamento dei rifiuti cartacei, lo studio stima un incremento della capacità di trattamento della filiera di oltre 700.000 tonnellate di carta e cartone.
"Il Pnrr rappresenta una spinta importante per la competitività del Paese: dalla ricerca emerge come la capacità di investimento delle imprese coinvolte sarà incrementata del 21% all'anno per i prossimi dieci anni." commenta Alberto Marchi, Presidente di Comieco. Per Giulio Santagata di Nomisma, "tenendo conto che tra 2013 e 2021 l'occupazione delle cartiere e degli impianti di trattamento dei rifiuti cartacei è aumentata del 2,5% l'anno, grazie agli investimenti Pnrr il tasso si attesterà al 3,5% fino al 2026".
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