(ANSA) - ROMA, 02 LUG - Una dieta povera di calcio e vitamina D
ma troppo ricca di proteine, cibi integrali, sodio e alcol,
spiana la strada all'osteoporosi, malattia che in Italia
colpisce circa 5 milioni di persone, per l'80% donne in
menopausa. Alcuni fattori ne aumentano la predisposizione, come
menopausa precoce, celiachia e l'uso di alcuni di farmaci.
"Molto tuttavia si può fare adottando sane abitudini
alimentari", ricorda il Ministero della Salute nell'opuscolo
"Aiuta le tue ossa! A tavola, con attività fisica e sole",
realizzato nell'ambito della Campagna sulla corretta nutrizione
avviata in occasione di Expo 2015.
La dieta contro l'osteoporosi, consigliano gli esperti, parte da
un maggiore apporto di calcio, presente non solo in latte,
formaggi e yogurt, ma anche in tofu, pesce azzurro, calamari e
gamberi, frutta secca, legumi, spremuta d'arancia e, anche se in
forma meno assimilabile, in molte verdure verdi.
Integrare il proprio regime alimentare con alimenti ricchi di
calcio, tuttavia, non basta. Bisogna anche "adottare anche
accorgimenti per assimilarlo meglio". Alcune combinazioni di
alimenti, infatti, ne favoriscono la dispersione, come abbinare
formaggio a cibi ricchi di ossalati (spinaci, pomodori, uva,
caffè, tè). Anche il sodio in eccesso, contenuto in insaccati,
dadi da brodo e alimenti in scatola, fa aumentare la perdita di
calcio con l'urina. Stesso effetto lo provocano un'elevata
quantità di proteine e di alimenti integrali ricchi di fibre:
non vanno eliminati ma limitati. Al bando poi l'alcol, che
riduce l'attività delle cellule che 'costruiscono l'osso'.
Ci sono poi due alleati preziosi: l'attività fisica, che tiene
in allenamento i muscoli diminuendo i rischi di cadute, e la
vitamina D, che agisce nei processi di rimodellamento osseo.
Quest'ultima, poco presente negli alimenti - se non in piccola
parte nel tuorlo d'uovo e nei pesci grassi come il tonno - viene
sintetizzata grazie all'esposizione alla luce solare. "Stare
all'aperto un'ora al giorno con mani, braccia o viso scoperti è
sufficiente", ma "per gli anziani che escono poco e sono molto
coperti, possono essere indicati supplementi di vitamina".
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