(ANSA) - MILANO, 28 LUG - Dal campo alla tavola i prezzi
della frutta moltiplicano fino al 500%: pesche pagate al
produttore 0,30 euro vengono rivendute al consumatore a 1,80
euro al chilo, susine e meloni da 0,40 al 1,40, uva da tavola da
0,80 a 2,50. La denuncia viene da Coldiretti sulla base di
un'analisi su dati Ismea relativi alla terza settimana di luglio
resa nota a Expo in occasione della Giornata dell'ortofrutta.
Secondo Coldiretti, è in atto in Italia "una speculazione
che sottopaga la frutta agli agricoltori e non permette a molti
cittadini di garantirsi il consumo di un prodotto indispensabile
per la salute in questa stagione". "Nella forbice dei prezzi dal
campo alla tavola - sottolinea il presidente di Coldiretti,
Roberto Moncalvo - c'è margine da recuperare per garantire un
reddito agli agricoltori e convenienze per tutti i cittadini".
Coldiretti nella nota precisa che a livello nazionale sono
345.883 le unità lavorative impegnate ogni anno nel settore
dell'ortofrutta, cui se ne aggiungono altre 28.621 che lavorano
nell'industria della trasformazione. La raccolta, poi,
rappresenta un'opportunità di lavoro per duecentomila giovani
italiani. In questo contesto secondo l'associazione degli
agricoltori è in atto una vera rivoluzione grazie al progetto
"Scendipianta" di Fai, che accorcia la filiera riducendo gli
attuali 4-5 passaggi dal produttore alla vendita, per premiare
chi produce "bene". "Il progetto - sottolinea Coldiretti - ha
trovato l'attenzione della catena distributiva Conad, con la
quale è stato stretto un accordo e sono iniziate le prove su
vari punti vendita con alcu7ni prodotti, come le pesche".(ANSA).
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30 ott. 2015