(ANSA) - MILANO, 2 OTT - Sull'isolotto di Torcello, una delle perle della laguna di Venezia, resiste un "agricustode", l'ultimo agricoltore a presidio del territorio. E' Paolo Andrich, giovane contadino che a Torcello vive coltivando carciofi. Paolo è l'unico agricoltore rimasto a Torcello, coltiva "i castraure', come i veneziani chiamano i carciofi. E' il carciofo violetto di Sant'Erasmo, tipico della laguna di Venezia. La Coldiretti lo ha premiato a Expo come uno dei giovani agricoltori innovativi d'Italia. A lui uno degli Oscar Green, quello nella categoria 'Paese amico'.

"Il paesaggio agricolo italiano è unico perché è ordinato e mantenuto bene dagli agricoltori - ha detto Andrich -. Ho deciso di dedicarmi alla coltivazione del carciofo per prendermi cura del territorio di questa isola, che anche se viene visitata ogni anno da molti turisti, in realtà è un po' abbandonata". Oltre alla coltivazione dei carciofi Paolo Andrich si dedica a preservare la casa museo che un suo zio artista gli ha lasciato in eredità, insieme a una collezione di quadri di arte moderna. La casa museo è aperta a tutti coloro che la vogliono visitare. "I turisti non sanno nulla del paesaggio agricolo di Torcello, delle sue meraviglie - ha detto - arrivano con il vaporetto e si trattengono solo mezz'ora, prima di partire per un'altra isola. Non sanno gli itinerari che li portano alla scoperta delle bellezze naturalistiche. Dei canali dove spesso sostano i fenicotteri". A raccontare la vita di questa isola dove il tempo si è fermato è un documentario girato da tre giovani veneziani, Andrea Baesso, Christian Palazzo e Gianmaria Spavento, dal titolo 'Habitat #Torcello'. Nel film oltre alla figura di Paolo, ultimo agricoltore rimasto, si racconta anche la storia dei pescatori di "moeche", i granchi giovani e teneri in fase di muta che vengono pescati e fritti come specialità dell'isola. Il documentario racconta la battaglia solitaria di Paolo Andrich, ultimo custode dell'isola.(ANSA).