(ANSA) - MILANO, 9 NOV - A cento anni dalla posa della prima
pietra di Città Studi, il primo quartiere universitario di
Milano, il mondo accademico milanese insieme alle istituzioni si
è riunito all'Università Statale per celebrare questo
anniversario e per confrontarsi sul tema del dopo Expo, al
convegno 'La grande Milano. 10 idee per 100 anni dalla Città
degli studi'. Al centro del dibattito il piano proposto dal
governo, di un polo internazionale di ricerca e tecnologia
guidato dall'Iit, Istituto italiano di tecnologia di Genova.
"Credo che il sistema lombardo sia forte e robusto - ha
commentato il rettore del Politecnico di Milano, Giovanni
Azzone, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto se
l'idea del governo non rischia di rubare la scena alla proposta
lanciata dall'Università degli studi di Milano -. Se ci sono
competenze forti che rafforzano il sistema ben vengano ma se il
tema è quello di far calare un progetto purché sia, credo non ce
ne sia bisogno perché chi vive tutti i giorni Milano si rende
conto che questa è una città che di progetti è in grado di
farne". Nel dopo Expo la città di Milano "può diventare una
città internazionale dell'accoglienza - ha spiegato il direttore
del Piccolo teatro di Milano, Sergio Escobar - una città della
cultura delle differenze, attraverso un campus universitario in
cui c'è simbiosi tra cultura e ricerca". La Fondazione Cariplo
appoggia l'idea di realizzare un centro internazionale e
interdisciplinare di ricerca, in particolare dedicato alla buona
nutrizione, "mi auguro che la città di Milano in questo abbia
una rappresentanza più che dignitosa - ha spiegato Rocco
Corigliano di Fondazione Cariplo -. Nel 2016 la Fondazione
destinerà a progetti di vario tipo 152 milioni di euro, di cui
11 per l'ambiente, 30 milioni per arte e cultura, 46 per servizi
alla persona e 22 per la ricerca. Speriamo nei prossimi anni di
poter ribaltare queste proporzioni a favore della ricerca,
cultura e ambiente".
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30 ott. 2015