"Investiamo in formazione per tornare a promuovere una cooperazione sana": è questo il messaggio che il presidente di Federabitazione - Confcooperative, Alessandro Maggioni, porta a Expo nel corso dell'incontro dedicato all'abitare sostenibile alla Cascina Triulza, il padiglione della società civile, dal titolo 'Le città cambiano, cambiamo il modo di vivere la città. La rivoluzione sostenibile delle cooperative'.
Nel corso del suo intervento il presidente di Federabitazione ha lanciato un appello al settore "per uno sforzo a consolidare la buona reputazione", dopo gli scandali che hanno coinvolto di recente alcune realtà cooperative, anche all'interno dell'indagine Mafia capitale. "Sono due i settori considerati più sensibili al fenomeno delle false cooperative - ha aggiunto - quello della produzione e lavoro e dell'abitare. Serve una fase due, dopo il controllo deve scattare la formazione per tornare ai fondamentali della cooperazione".
A Expo Federabitazione - Confcooperative porta anche una rivoluzione sostenibile dell'abitare, che deve perseguire il bene comune attraverso la solidarietà civile e imprenditoriale. "Le cooperative di abitanti devono fare sempre più alloggio sociale - ha detto Maggioni - preservando il suolo agricolo e con la rigenerazione urbana dell'esistente". Nell'approccio cooperativo la casa non è solo un tetto e quattro mura ma anche una serie di servizi che rendono più vivibili condomini, quartieri, città e aree metropolitane. Una sharing economy dove si condividono spazi e beni minimizzando i costi per le persone e massimizzando le utilità.
Federabitazione - Confcooperative associa le imprese che operano nell'edilizia abitativa, realizzando alloggi per i soci a prezzi inferiori rispetto al mercato. Una realtà di 2.400 tra cooperative e consorzi, con 139.703 soci, 850 occupati e un fatturato aggregato di 1,35 miliardi.
30 ott. 2015