La lotta per i diritti civili ha una
data d'inizio, il primo dicembre 1955; un luogo, Montgomery in
Alabama, e una protagonista, una giovane sarta di colore, Rosa
Parks. La donna, su un autobus, rifiuta di alzarsi per cedere il
posto ad un passeggero bianco, e viene arrestata. Una legge
cittadina obbliga, infatti, le persone di colore, una volta
esauriti i posti disponibili, a lasciare la propria seduta ad un
bianco.
Il 5 dicembre nelle città dell'Alabama scatta il boicottaggio
contro la segregazione sui trasporti pubblici: continuerà per
381 giorni, nel più grande movimento di disobbedienza civile
degli Stati Uniti degli anni Cinquanta, e in un potente preludio
alle lotte per i diritti degli afroamericani del decennio
successivo.
Un avvocato bianco antirazzista, Clifford Durr, pagò la
cauzione e Rosa fu liberata. Ma quella stessa notte la comunità
afroamericana, guidata dal pastore protestante Martin Luther
King, decise di incominciare un'azione di protesta boicottando i
mezzi pubblici di Montgomery. Il dissenso durò più di un anno e
si estese in molte parti del paese, finché non venne rimossa la
legge. Ad aderire alla protesta furono soprattutto i tassisti
afroamericani che decisero di adeguare le loro tariffe a quelle
dei mezzi pubblici. Molti autisti si misero a disposizione per
trasportare le persone gratis. Tra questi lo stesso Martin
Luther King.
Ancora più straordinaria fu la partecipazione delle donne e
in particolare di quelle che lavoravano nei negozi di
parrucchiere ed estetista, che iniziarono ad insegnare alle loro
clienti afroamericane ad opporsi allo stile conformista che
imponeva loro di portare acconciature a imitazione di quelle
delle donne bianche. Meno di dieci anni dopo a Martin Luther
King sarà consegnato il Nobel per la Pace e lui stesso dichiarò
che ad ottenerlo non era stato lui solo ma tutti coloro che, con
lui, avevano lottato per il riconoscimento dei diritti civili.
Rosa Parks invece, dopo aver ricevuto molte minacce e
ritorsioni, nel 1999, ormai anziana, ottenne la Medaglia d'oro
del Congresso Usa. Bill Clinton consegnandole l'onoreficenza,
disse che Rosa Parks mettendosi a sedere, si era alzata per
difendere i diritti di tutti e la dignità dell'America.
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