In occasione del Giorno del Ricordo,
il Comune di Pavia ha intitolato oggi (su proposta della
consigliera Paola Chiesa, di Fratelli d'Italia, insieme ai
gruppi di maggioranza) una via della città a Norma Cossetto,
studentessa italiana di un villaggio nel comune di Visignano in
Istria, uccisa dai partigiani jugoslavi vicino alla foiba di
Villa Surani. "Con questo gesto ricordiamo una giovane donna,
italiana, istriana, martoriata, violentata e gettata in una
foiba", ha sottolineato l'assessore Barbara Longo.
Alla cerimonia è intervenuto il sindaco Mario Fabrizio
Fracassi, che ha poi partecipato anche all'incontro svoltosi
alla Prefettura di Pavia. "Ricordare - ha sottolineato il
sindaco - è un' attività che dobbiamo alle giovani generazioni,
a noi stessi e non di meno a chi quel dramma lo visse
direttamente, portando tuttora su di sè, se sopravvissuto, le
cicatrici indelebili della sofferenza".
"Tali vicende - ha aggiunto il prefetto Paola Mannella -,
nonostante il passare inesorabile del tempo, rappresentano,
ancora oggi, una ferita aperta per il nostro Paese, e conoscerle
e comprenderle è fondamentale, per combattere l'intolleranza, i
pregiudizi razziali, l'indifferenza, il disinteresse, che si
nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi
eventi".
Durante l'incontro, che è stato accompagnato da brani
musicali suonati dal "Quartetto d'archi" del Conservatorio
Vittadini di Pavia e dalla lettura di poesie da parte degli
alunni componenti il "Consiglio Comunale dei Ragazzi" della
scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo di
Siziano (Pavia), la signora Gianna Palin ha raccontato la
vicenda della sua fuga da Pola verso Pavia insieme ai suoi
genitori, nel marzo del 1947.
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