La squadra mobile della Questura
di Bologna, coordinata dalle Dda di Bologna e Firenze, ha
eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei
confronti di otto persone italiane e albanesi, accusate di
associazione finalizzata al traffico di droga. Gli indagati sono
complessivamente 48 e l'attività ha riguardato un gruppo
composto da albanesi con al vertice due fratelli e un
connazionale, residenti a Santa Croce sull'Arno (Pisa) e a Massa
e Cozzile (Pistoia), ritenuti in grado
di procacciarsi considerevoli quantitativi di cocaina,
nell'ordine di 10 chilogrammi per viaggio (mediamente due-tre al
mese) in Olanda, al prezzo di 24-30.000 euro al chilo, a seconda
del grado di purezza della cocaina prescelta, poi
commercializzata con un ricarico tra i 3.000 e i 10.000 euro al
chilo.
Lo stupefacente, una volta acquistato in Olanda, veniva
trasportato in Italia da collaboratori e custodito in case
distanti dai luoghi dove abitavano i capi dell'organizzazione.
L'indagine ha identificato chi individuava le basi logistiche,
chi trovava le auto da utilizzare per i trasporti, con
doppifondi, e chi si occupava del trasferimento della droga in
Italia, in particolare altri due fratelli albanesi, che
distribuivano nel centro-nord Italia. I vertici del gruppo
avevano inoltre rapporti con due pregiudicati salernitani,
appartenenti a due distinte organizzazioni criminali di stampo
camorristico, riforniti di cocaina poi rivenduta dagli italiani
nella provincia salernitana e avellinese.
Seguendo gli spostamenti degli indagati era stato possibile
procedere all'arresto di un uomo e donna che il 23 giugno 2017
furono fermati a Lonigo (Vicenza) con 2,5 kg di cocaina e 70.000
euro in contante. In seguito venne trovata una base logistica a
Verona.
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