L'intelligenza artificiale è già
entrata in modo preponderante nella scuola: è quanto emerge da
una indagine Indire- La Tecnica della scuola realizzata tra
gennaio e febbraio coinvolgendo 1.803 docenti su base
volontaria, che è stata presentata oggi a Firenze all'interno
della Fiera Didacta Italia.
I docenti dichiarano di avere utilizzato l'IA durante la
propria attività come strumento a supporto della didattica
(52,4%) e come modalità compensativa per studenti più fragili
(10%); molti docenti, inoltre, si servono dell'IA anche per
attività non di docenza, come per realizzare relazioni e
progettazioni didattiche (56,7%), ma anche come "assistente"
alla verbalizzazione e stesura delle riunioni (21,5%).
In prevalenza, la utilizzano docenti over 50, nell'80% dei
casi donne assunte a tempo indeterminato nella scuola secondaria
con almeno 10 anni di insegnamento di materie umanistiche.
Tra
chi non usa l'intelligenza artificiale, invece, prevale il
desiderio di svolgere dei corsi formativi per saperne di più: è
significativo che il 75% dei docenti che hanno partecipato alla
rilevazione sostenga che i colleghi che non fanno uso di IA
siano privi di competenze e necessitino di formazione, quasi a
giustificarne il mancato coinvolgimento.
Se è vero che appena il 14,6% dei docenti non ritiene utile
che lo strumento entri nelle scuole per migliorare la didattica,
il cammino per parlare di intelligenza artificiale protagonista
nei nostri istituti scolastici appare tuttavia ancora lungo:
circa un terzo dei docenti partecipanti alla ricerca ha infatti
dichiarato di non farne uso e coloro che la utilizzano lo fanno
comunque quasi sempre a livello gratuito, con la conseguenza di
fruire dei benefici dello strumento solo ad un livello
sostanzialmente basico.
Gli insegnanti in prevalenza hanno anche evidenziato che gli
studenti dovrebbero valutare le implicazioni etiche che comporta
l'uso dell'intelligenza artificiale generativa.
Tra i pericoli
evidenziati dalla maggior parte degli insegnanti svetta quello
che l'IA dovrebbe essere usata con molta attenzione, perché
potrebbe indurre gli studenti a dare credito a risultati non
sempre attendibili.
Per la maggior parte dei docenti che hanno partecipato alla
rilevazione, l'intelligenza artificiale risulta un supporto alla
didattica ordinaria ed è utile per preparare le lezioni, ma
anche nella pianificazione e organizzazione delle attività di
non docenza. Inoltre, in netta prevalenza i docenti hanno
spiegato che la utilizzano per simulazioni e previsioni di
risultati.
La gran parte del corpo insegnante che ha partecipato alla
ricerca ritiene infine che l'intelligenza artificiale consenta
di simulare un dialogo in una lingua comunitaria, come pure di
costruire dei test per la verifica immediata delle conoscenze
raggiunte da ogni studente, confermando il supporto pratico
anche all'attività di valutazione delle competenze.
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