Attualmente è al vaglio della
Commissione Giustizia della Camera dei deputati il Disegno Legge
che prevede la "Delega al Governo per l'efficienza del processo
penale e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti
giudiziari pendenti presso le corti d'appello". A questo
riguardo l'Associazione Vittime del Dovere, che nel corso degli
anni ha da sempre sostenuto l'imprescindibilità della funzione
delle vittime all'interno del procedimento penale, ritiene sia
necessario dare definizione al ruolo delle vittime, attribuendo
loro peso specifico e facoltà di poter incidere in modo
sostanziale.
"È necessario - sostiene l'associazione - che coloro che
subiscono un reato di sangue vengano valorizzati mediante una
rivisitazione ad hoc dell'attuale normativa, al fine di
garantire tutela, considerazione e dignità soprattutto in
relazione agli autori di reato. Ciò trova la sua ragione nelle
indicazioni raccomandate dall'Unione Europea, promotrice
dell'introduzione di strumenti finalizzati ad accrescere
considerazione e attenzione verso quanti subiscono un reato.
Le vittime non possono più essere messe in secondo piano
rispetto alle altre parti processuali" e per questa ragione
l'Associazione ha sottoposto all'attenzione dei membri della
Commissione Giustizia e ai diversi Gruppi parlamentari della
Camera dei Deputati alcuni emendamenti volti a configurare la
vittima di reato, ovvero la cosiddetta "parte offesa" con
limitati diritti e funzioni riconosciutele, quale soggetto
attivo all'interno del procedimento penale, garantendo un
concreto diritto di accesso alla Giustizia e alla gestione del
procedimento come parte sostanziale e necessaria.
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