Beni per oltre 15 milioni di
euro sono stati confiscati dalla Dia di Caltanissetta a Rosario
Marchese, 32enne imprenditore di Caltagirone (Catania) ma
residente a Brescia, ritenuto contiguo ai clan mafiosi della
Stidda e dei Rinzivillo di Gela, detenuto nel carcere Opera di
Milano per reati di mafia. Il Tribunale gli ha inoltre aggravato
la sorveglianza speciale per altri due anni. La confisca, che
segue il sequestro effettuato nel febbraio del 2019, ha
interessato 11 società e 2 ditte individuali con sedi a Brescia,
Bergamo, Milano, Torino, Verona, Roma e Gela, operanti nei
settori della consulenza amministrativa, finanziaria e
aziendale, della sponsorizzazione di eventi e del marketing
sportivo, del noleggio di autovetture e mezzi di trasporto
marittimi ed aerei, del commercio di prodotti petroliferi, studi
medici specialistici, della fabbricazione di apparecchiature per
illuminazione e della gestione di bar. Confiscato anche un
quadro del XVII secolo, stimato circa sei milioni di euro, e
una holding con uffici a Milano in via Montenapoleone, una
società di noleggio nell'aeroporto Catullo di Verona con una
flotta di vetture di lusso, una società di Roma, che sponsorizza
e partecipa a prestigiosi campionati di auto da competizione; 5
beni immobili e 50 rapporti bancari.
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