"E' importante aver messo l'accento
sul tema della scrittura con carta e penna: non è un caso che ho
voluto che nelle scuole si tornasse all'uso del diario, va bene
per i genitori il Registro elettronico ma i ragazzini non devono
perdere anche la responsabilità di annotare i compiti, c'è poi
un discorso di immediatezza e di essere sganciati dai genitori
per i compiti a casa. Insisto poi sull'importanza del libro:
quando mettete a letto il vostro bambino non dategli un
cellulare, è troppo comodo: leggete loro un bel racconto, tutto
questo aprirà la mente, aprirà la fantasia, nei sogni
ripercorrerà le esperienze vissute con voi. Il libro cartaceo
parla ai 4 sensi alla vista e all'udito. C'è il tatto e anche il
profumo: quando entro al ministero passo davanti ad una
biblioteca e sento questo profumo meraviglioso dei libri che
certo il tablet non dà . Anche in occasione del G7 ci sono tante
molte testimonianze sui danni dell'abuso del cellulare che
attengono anche la fantasia, la memoria, la capacità di
concentrazione. Se vogliamo bene ai nostri figli facciamo si che
prendano una pausa almeno a scuola dall'uso del cellulare, non
diventino dipendenti. E' una dipendenza forte, che schiavizza la
persona e i giovani. Facciamo che le scuole siano momenti
smartphone free". Così il ministro dell'Istruzione Giuseppe
Valditara, intervenendo da remoto al convegno 'Leggere il
presente per scrivere il futuro', della Fondazione Einaudi.
"E' arrivato il momento di vietare i social ai minori di 15
anni, bisogna arrivare al riconoscimento dell'utente e
all'impossibilità per chi ha meno di 15 anni di affacciarsi ai
social, abbiamo visto quanta violenza vi sia sui social con il
moltiplicarsi di episodi di violenza a scuola e nella società.
Tutto questo non significa bocciare la tecnologia, anzi. Ma la
polizia postale mi racconta episodi drammatici di bambini di 8
anni lasciati soli con cellulari e che si sono collegati con
siti porno, adescati da pedofili, brutte storie che vanno
assolutamente evitate".
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