Da un lato questioni di genere,
diritti, educazione, arte, cultura, giustizia sociale,
democrazia e antimafia. Dall'altro violenza, discriminazioni,
povertà educativa, disuguaglianze, populismi, guerra, mafie,
criminalità e corruzione. Se l'Italia di oggi fosse una
scacchiera gigante, non ci sarebbe alcun dubbio: la portata
sociale, economica, politica e culturale della partita che si
sta giocando a più livelli - nazionale, europeo, mondiale - è
senza precedenti. "Fate il vostro gioco" è così la provocazione
con cui tornano a Roma le contaminazioni artistiche e sociali
dell'edizione numero 8 di Restart, l'annuale festival delle
creatività antimafia e dei diritti organizzato e promosso da
Associazione daSud per portare al centro temi e problemi
dell'attualità attraverso un momento pubblico di discussione,
analisi e confronto e con esperienze, proposte e pratiche
trasformative capaci di offrire, da Nord a Sud, un punto di
vista inedito sulla città e sul Paese.
In programma dal 29 settembre all'1 ottobre, negli spazi di ÀP,
l'Accademia Popolare dell'antimafia e dei diritti con sede
all'interno dell'IIS Enzo Ferrari di Via Contardo Ferrini 83,
tre giorni di eventi gratuiti con incontri, dibattiti, talk,
presentazioni, stand-up comedy e musica preceduti - il 27, 28 e
29 settembre - da tre giornate formative che vedranno
quattordici giovani tra i 18 e i 25 anni prendere parte alla
seconda edizione della scuola di pensiero e scrittura "Officina
Lara Facondi - Oltre lo stereotipo".
Oltre 50 gli ospiti e i nomi di rilievo che compongono il
programma dell'edizione festivaliera 2022. Tra questi, la
giurista Tamar Pitch, la scrittrice e sceneggiatrice Caterina
Venturini, l'astrofisica Licia Troisi, la prima firmataria della
legge regionale STEM Michela Di Biase, le autrici di "Mai dati.
Dati aperti (sulla 194)" Chiara Lalli e Sonia Montegiove, la
coordinatrice dell'Osservatorio per le Pari Opportunità del
Ministero della Cultura Celeste Costantino, lo scrittore Paolo
Di Paolo, la giornalista e scrittrice Giulia Blasi, la
socio-linguista, saggista e traduttrice Vera Gheno, lo scrittore
e sceneggiatore Ezio Abbate, la giornalista Sabrina Pisu, il
giornalista Giuseppe Pipitone, l'ex presidente della Commissione
parlamentare antimafia Rosy Bindi, gli sceneggiatori della serie
tv Bang Bang Baby Sebastiano Melloni e Valentina Gaddi e molti
altri.
Tutti, a diverso titolo, sono chiamati a discutere di questioni
di genere, tema che tesserà le fila della giornata del 29
settembre, di arteducazione come motore del cambiamento nel
corso della giornata del 30 settembre, e di mafie e antimafia
nel corso della giornata conclusiva che sarà l'1 ottobre. Tra
gli obiettivi: ridare insieme un senso alle parole, abbattere
pregiudizi e stereotipi, discutere di parità di genere, pari
opportunità e diritto all'aborto, fare comunità, generare
cambiamento e fare "scacco matto" alle mafie nel trentennale
delle stragi di Capaci e Via D'Amelio.
"Il risultato elettorale - dichiara il presidente di daSud
Danilo Chirico - è inequivocabile: vincono la destra estrema e
il populismo. L'esito dice anche che c'è un'Italia preoccupata,
in grande difficoltà e che tuttavia fa fatica a riconoscersi in
una forza politica e a trovare un luogo per esercitare la
partecipazione: un'Italia migliore di quello che la politica
riesce a intercettare e rappresentare. Diritti, cultura,
antimafia. È tempo di schierarsi, di scegliere un nuovo impegno
pubblico. È tempo di un nuovo Restart".
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