E' stato riparato velocemente il
grande rosone che domina la facciata della Basilica di
Sant'Antonio a Padova, presenta fessure e deformazioni al telaio
che tiene insieme i "rulli" in vetro, tipici degli edifici
venetei.
E' questo l'esito di due giorni di controlli effettuati in
quota, a un'altezza attorno ai 25-30 metri, per gli esperti e i
restauratori. L'intervento è stato predisposto d'urgenza dalla
Delegazione Pontificia per la Basilica, in coordinamento con la
Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio, dopo alcune
infiltrazioni che si erano verificate dal rosone.
Il lavoro ha visto l'impiego di due grandi piattaforme aeree
con braccio estensibile. Vi sono alcune aree di non perfetta
coesione e la deformazione del telaio che tiene insieme i
"rulli" circolari in vetro. Sono state eseguite alcune
stuccature reversibili tra i piombi e le vetrate, i punti più
soggetti a possibili infiltrazioni.
L'origine di questi problemi è dovuta al forte vento
registrato nel 2022, dopo il quale si è constatata la presenza
dell'acqua infiltrata.
Il monitoraggio è stato effettuato arrecando il minimo
disturbo possibile ai fedeli e ai turisti. Per controllare il
lato interno del rosone si è utilizzata una piattaforma aerea
mossa elettricamente, per evitare rumori e vibrazioni. La visita
dei fedeli alla Tomba del Santo è stata comunque possibile in
sicurezza anche durante l'intervento.
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