/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scuola: Bianchi, rilancio e investimenti massicci

Scuola

Scuola: Bianchi, rilancio e investimenti massicci

E' perno di sviluppo. Differenze insostenibili nord-sud

ROMA, 13 febbraio 2021, 08:44

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Il punto principale per il rilancio della scuola in Italia è il ripristinare l'idea che la scuola è il perno dello sviluppo, non solo del singolo ragazzo ma del Paese. La scuola è il perno per avere le competenze per essere buoni cittadini". Lo ha detto il neo ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi in una intervista rilasciata nelle scorse settimane. "In Italia abbiamo investito poco per la scuola, meno degli altri paesi, e abbiamo tagliato dopo la crisi del 2009-2012, era il periodo dello spread ma era anche il momento del grande salto tecnologico. Ora bisogna investire in modo massiccio sulla scuola a tutti i livelli. Tutti i paesi europei investono il 10-11 per cento della speso pubblica, noi siamo tra il 7 e l'8%". E ancora, per il professore, "c'è una differenza insostenibile tra nord e sud", qui c'è un alto tasso di dispersione e c'è una nuova povertà educativa ed un drenaggio per cui i ragazzi migliori tendono ad andarsene". "Dopo tanti anni saranno a disposizione delle risorse per le quali bisogna fare un piano: bisogna mettere in fila le questioni fondamentali, la formazione professionale come un percorso cruciale per generare il corpo intermedio di competenze. Il Covid ci ha insegnato che ci vogliono le grandi eccellenze ma anche il presidio quotidiano".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

  • Orientamento Università Online

O utilizza