Più di 9 studenti su 10 sono
favorevoli allo psicologo fisso a scuola, ma vorrebbero che
fossero rivisti il numero e la distribuzione delle ore destinate
a questi incontri. Al momento, infatti, le occasioni per parlare
con lo psicologo sono poche e spesso concentrate al mattino, in
parallelo con le ore di lezione. Secondo il 59% dei rispondenti
al sondaggio, ciò porta gli studenti a provare imbarazzo e paura
di essere giudicati dagli altri compagni di classe o dai
professori. Insomma, andrebbero cambiati gli orari e le modalità
per usufruire di questa importante risorsa scolastica. E' quanto
emerge da un sondaggio condotto da ScuolaZoo, in collaborazione
con la fondazione Il Bullone.
Il sondaggio ha inoltre evidenziato che il 71% degli studenti ha
già usufruito almeno una volta del servizio dello psicologo a
scuola, considerandola un'esperienza complessivamente buona. La
pandemia ha indubbiamente peggiorato la situazione di molti
ragazzi e ragazze, ma il 52% dei rispondenti sostiene di aver
avuto problemi di salute mentale già prima dell'Emergenza Covid.
Durante la pandemia, a stressare gli studenti non era tanto la
paura di essere contagiati, quanto l'organizzazione dei compiti
e delle lezioni in didattica a distanza (40% di risposte)
insieme alle tensioni sorte in famiglia durante i lockdown (28%)
e al non poter avere più la vita sociale di prima (29%). Ansia e
attacchi di panico sono i disturbi più diffusi fra i giovani,
seguiti da disturbi alimentari e autolesionismo. I problemi
legati alla discriminazione sono per il 33% dovuti all'aspetto
fisico e per il 19% alle capacità di apprendimento.
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