"La telefonata? Mi è arrivata ieri
sera, mentre ero a lezione. Ho risposto perché ho pensato fosse
urgente, avevo già quasi intuito. Però è stato completamente
inaspettato, la candidatura l'avevo fatta quasi un anno fa".
Diciannove anni ancora da compiere (a fine mese), volontaria
alla Croce Blu, la modenese Giulia Rossi commenta così
l'attestato d'onore di Alfiere della Repubblica ricevuto dal
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un riconoscimento
all'impegno della giovane nella Croce Blu di Modena, prestando
servizio, sin dalle prime fasi della pandemia, in un hub
vaccinale.
"Quella telefonata è stata una emozione incredibile -
continua Giulia Rossi - perché è un riconoscimento davvero
grande. Poi mi hanno chiamato i nonni, la presidentessa della
Croce Blu, super emozionata anche lei. Soddisfazione
grandissima, davvero". La giovane volontaria unisce l'impegno
alla Croce Blu di Modena allo studio, frequenta un liceo
scientifico nella città emiliana.
"Studio 4 ore al giorno e però durante le vacanze sono sempre
qui alla Croce Blu. Soprattutto adesso che sono in quinta ed è
richiesto uno sforzo maggiore cerco di essere comunque sempre
presente per il volontariato che - continua Giulia Rossi -
ritengo essere una cosa molto importante e soprattutto
gratificante". D'altronde, aggiunge sorridendo, "per le cose che
si fanno con piacere il tempo si trova". E Dopo il liceo? "Mi
sono iscritta in Croce Blu anche per considerare una laurea in
ambito medico, che poi ho escluso - racconta - Sceglierò
comunque qualcosa che sia d'aiuto aiuto per gli altri, qualcosa
nel sociale. Ma devo ancora pensare bene che cosa".
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