L'Idice, che ha rotto l'argine a
Budrio, nel Bolognese, ha sommerso nelle sue acque anche una
casa colonica dove fino allo scorso martedì vivevano sei ragazzi
con disabilità fisiche e cognitive. Si tratta di 'Casa Carlo
Chiti', struttura gestita dalla cooperativa sociale "L'orto",
che opera da quasi 40 anni nell'ambito delle fragilità. Prima
era una bella casa colonica ristrutturata, con orti e giardino;
ora è circondata dalle acque marroni, sospesa su una stretta
striscia di terra, dalla quale emerge il profilo del tetto.
I ragazzi sono stati trasferiti la sera prima
dell'esondazione, accolti in una struttura a Bologna, grazie
alla disponibilità della cooperativa Cadiai; tutti in salvo.
"Siamo rovinati. Avevamo già subito l'alluvione del 2019 ed
eravamo ripartiti con tanta fatica", commenta il presidente
della cooperativa L'orto, Simone Spataro. "Vogliamo pensare ai
nostri ragazzi, ripartire con i servizi, lanceremo un
crowdfunding".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA