Si è conclusa l'occupazione degli
studenti al liceo classico Manzoni di Milano per protestare
contro la vittoria del centrodestra alle elezioni e contro
l'alternanza scuola - lavoro dopo la morte di Giuliano De Seta.
"Ci è stato chiesto spesso il perché della nostra azione: la
situazione politica e sociale all'esterno della nostra scuola ce
lo ha imposto, tra studenti uccisi dall'alternanza scuola
lavoro, un'emergenza climatica che devasta e rovina i luoghi in
cui trascorriamo le nostre vite, e, in ultimo, la vittoria di un
partito che storicamente rimane legato a immagini e retoriche
fasciste - spiegano gli studenti in un comunicato in cui
annunciano la fine dell'occupazione -. La nostra sfiducia nei
confronti di queste istituzioni politiche è totale e fondata
sulla consapevolezza che nessuno tra i partiti del paese si sia
posto come priorità le nostre necessità generazionali".
La preside del liceo Milena Mammani ha minacciato di dare il 5
in condotta agli studenti che questa notte hanno deciso di
rimanere a dormire nelle aule del liceo occupato. "L'unica
risposta che l'istituzione scolastica, nella figura della
dirigente, è riuscita a darci è quella di una criminalizzazione
del nostro gesto, accompagnata da minacce di forti provvedimenti
didattico-disciplinari - commentiamo gli studenti -, nei
confronti di chi ha portato avanti la contestazione, con un
chiaro intento divisivo e repressivo".
"Manifestiamo dentro le scuole perché esse costituiscono le
fondamenta della società del futuro. Queste fondamenta sono
costituite da noi studenti e studentesse, dal nostro pensiero
critico, dalla nostra agitazione" concludono gli studenti.
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