Il Viminale lancia un Piano straordinario per combattere lo spaccio della droga davanti alle scuole: ne ha parlato lo stesso titolare dell'Interno, Matteo Salvini, intervenuto ieri in tarda serata in un comizio in Trentino Alto Adige. Il Piano riguarderà le principali città italiane: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Venezia, Verona, Messina, Padova e Trieste, avranno a disposizione un fondo complessivo da 2,5 milioni per incrementare i controlli, assumere agenti della polizia locale a tempo determinato, coprire i costi degli straordinari o installare impianti di videosorveglianza. Salvini spiega: "Io continuo, orgoglioso, il mio lavoro.
Sperando di poterlo fare senza essere indagato, ho finanziato per la prima volta l'iniziativa 'Scuole sicure', che prevederà controlli straordinari anti-droga in numerose città per bloccare gli spacciatori di morte (spesso immigrati irregolari) davanti alle scuole italiane, alla riapertura di settembre". Ieri sera Salvini si è soffermato anche sulla riforma complessiva scuola, la Buona Scuola, voluta dal Governo Renzi.
"C'è da mettere mano alla riforma della scuola massacrata da Renzi - ha detto il ministro - una scuola buona non ha insegnanti che ogni anno girano per l'Italia da nord a sud come è accaduto finora. Una buona scuola ha lo stesso insegnante per almeno 5 anni e sceglie insegnanti di sostegno in grado di farlo. Noi metteremo milioni a disposizione dei sindaci per un piano di "Scuole sicure" con persone che facciano controlli anche davanti alle scuole medie per far si' che non ci siano spacciatori davanti agli istituti".
Nella direttiva il ministro sottolinea la necessità che accanto all'intensificazione dell'impegno che sarà richiesto alle forze di polizia, si metta in campo una più ampia e complessiva strategia d'azione sul territorio, da realizzare in stretto raccordo con le amministrazioni locali e la condivisione delle autorità scolastiche. Il Viminale ricorda che il ruolo dei Comuni può svolgersi su vari piani: dagli interventi per la messa in sicurezza delle scuole a quelli di riqualificazione delle aree limitrofe agli istituti scolastici, alla realizzazione di impianti di videosorveglianza e alla partecipazione della polizia locale alle attività di controllo del territorio. Poichè lo spaccio degli stupefacenti è maggiormente diffuso nei maggiori centri urbani dove peraltro è presente un numero più elevato di studenti, il Viminale ha deciso di concedere i contributi alle amministrazioni più popolose. I comuni che riceveranno i finanziamenti sono stati individuati tra quelli che contano più di 200 mila abitanti e potranno essere erogati sia a copertura di spese correnti che si investimento. La durata dei progetti non dovrà superare il prossimo anno scolastico. I comuni interessati, per ricevere i finanziamenti, dovranno produrre la documentazione che viene richiesta alla Prefettura entro il prossimo 20 settembre.
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