"Vogliamo entrare. Questa è la
nostra scuola". E' quello che chiedono ai loro coetanei gli
studenti del liceo Albert Einstein della succursale di via
Bologna, a Torino, che protestano contro l'occupazione
dell'istituto. Questa mattina si sono dati appuntamento in oltre
un centinaio per un sit-in via Pacini, fuori dal sede centrale
del liceo. Per alcuni minuti sono rimasti in silenzio, spiegando
che questa era "l'unica risposta alla violenza a cui abbiamo
assistito in questi giorni". "Siamo più di quelli che stanno
occupando la nostra scuola. Loro sono una minoranza", dicono.
L'occupazione del liceo torinese sta facendo discutere in modo
particolare anche perché ci sarebbe dietro, come affermano non
solo gli investigatori ma anche gli stessi giovani, la regia del
centro sociale Askatasuna "che con noi studenti non ha niente a
che fare. Eppure sono dentro l'edificio e noi non possiamo
seguire le lezioni", affermano Martina e Paolo, rappresentanti
degli studenti. Sulle motivazioni della protesta "ognuno è
libero di condividere o no. Non pensiamo che siano sbagliate, ma
non sono stati interpellati gli studenti. Questo crea una sorta
di divisione". Oggi si svolgerà un'assemblea plenaria con tutti
i rappresentanti di classe per trovare un accordo.
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