Venezia, a modo suo ha celebrato
l'Epifania, con la 43/a edizione della regata delle Befane
riproposta dopo due anni di assenza a causa delle restrizioni
per il Covid. Così, mentre in tutto il Veneto nella notte
dell'Epifania si sono riaccesi i falò (quello di Arcade, nel
trevigiano, è sempre il più imponente) e si sono bruciate 'le
vecie', nella città lagunare si sono abbandonate le tradizionali
scope con cui vengono raffigurate le più amate vecchiette per
impugnare il remo sfidandosi in una singolare regata lungo il
Canal Grande, tra San Toma' al Ponte di Rialto dal quale pendeva
la ''calza caena'': una enorme calza della befana piena di
caramelle e dolciumi poi distribuiti insieme a galani e vin.
Nella capitale della Serenissima non c'è Epifania senza la
tradizionale regata, una gara che porta sui remi, in
competizione, i vecchi campioni della voga alla veneta che,
anzichè correre su barche da uomini, usano le ''mascarete'',
ovvero le più leggere imbarcazioni utilizzate dalle donne. Per
farlo, in onore delle ricorrenza, i regatanti vengono vestiti da
''marantega'', così come in dialetto veneziano viene chiamata la
Befana. Ed oggi la Regata, organizzata dalla Reale Società
Canottieri Bucintoro che fece nascere nel 1979 dall'estro di
Nino Bianchetto ed Enzo Rinaldo, l'iniziativa ha visto
protagoniste cinque "Befane", a bordo di altrettante mascarete
colorate. La tradizione si è rinnovata anche nell'ordine di
arrivo delle befane, con il campione in carica Riccardo
Romanelli che ha tagliato per primo il traguardo. A contendergli
il titolo di Befana sono stati Andrea Ciccarello, al secondo
posto, seguito da Federico Bianchini, Sandro Inchiostro e Luca
Simeone. Come di consueto, la Regata è stata anticipata,
stamane, dal corteo acqueo delle imbarcazioni societarie che dai
Magazzini del Sale hanno accompagnato le cinque befane finaliste
sul campo di regata trasportando la calza gigante, simbolo
giocoso dell'evento. Poi il via sul percorso di gara fino
all'arrivo sotto la volta del ponte. Palmiro Fongher, vincitore
di dodici edizioni della Regata Storica e vero e proprio
monumento della voga a Venezia, è stato il giudice di gara.
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