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In evidenza
In evidenza
In collaborazione con Università degli Studi della Repubblica di San Marino
Esperimenti nei quali vengono
costruiti interi palazzi, poi fatti crollare per analizzare le
caratteristiche e le dinamiche dei collassi in caso di
terremoto. Sistemi 'intelligenti' collocati a volte sopra e
altre sotto le fondamenta, in alcuni casi in grado di tarare la
risposta in base all'entità del sisma, misurato in pochi istanti
grazie ad apparecchiature digitali.
E ancora: la prevenzione e gli interventi ideali da mettere
in atto dopo un terremoto per ponti e condotti in cui passano
gas, acqua e altre risorse. Queste alcune delle tematiche che
verranno approfondite sabato 6 luglio al Centro congressi
Kursaal durante un simposio sull'Ingegneria Sismica organizzato
dall'Università degli Studi della Repubblica di San Marino e
dalla Segreteria di Stato per il Territorio.
Sette i relatori previsti, per offrire una serie di punti di
vista su un settore che combina sicurezza e tecnologia: "Sarà
con noi, innanzitutto, un'eminenza come Joel Conte
dell'Università della California di San Diego, direttore della
Large High-Performance Outdoor Shake Table". A spiegarlo è
Davide Forcellini, principale curatore dell'evento e docente
dell'Ateneo sammarinese: "Si tratta di uno dei rarissimi sistemi
al mondo sul quale vengono edificate strutture fatte collassare
attraverso la simulazione di un terremoto. Grande come un campo
da calcio, la tavola vibrante permette di procedere con
sperimentazioni in scala reale altrimenti impossibili e
particolarmente efficaci".
Il simposio si svolgerà dalle ore 9.30 alle 12.30 con il
patrocinio dell'associazione di Ingegneria Sismica Italiana
(Isi) e dell'Ordine degli Ingegneri e degli Architetti di San
Marino.
In collaborazione con Università degli Studi della Repubblica di San Marino
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