(di Daniela Giammusso)
Contenere i costi o provare a fare scelte più sostenibili? Andare alla scoperta del mondo o rispettare il pianeta? Ma davvero si deve scegliere? In un momento di incertezza globale, tra la crisi economica, la guerra e l’S.O.S. che ci lancia ogni giorno l’ambiente, è questo il sentimento cui si trovano oggi di fronte milioni di viaggiatori, anche italiani.
A raccontarlo è la più ampia ricerca sui viaggi sostenibili condotta finora da Booking.com, il principale marketplace di viaggi online. Uno studio realizzato in 35 Paesi e territori (su un campione di 33.228 persone) che mette in luce subito come nel 2023, nel pieno della ripresa del settore turismo dopo la pandemia, il 78% dei viaggiatori nel mondo vorrebbe muoversi in modo più sostenibile nei prossimi 12 mesi. Ma per l’84% crisi energetica globale e aumento del costo della vita stanno fortemente influenzando le spese turistiche in programma. Secondo i dati, infatti, con l'aumento dell'inflazione quasi la metà dei viaggiatori è obbligata a dover scegliere tra sostenibilità e prezzi e per il 50% dei viaggiatori le opzioni di viaggio più sostenibili risultano troppo costose (+40% rispetto ai dati del 2022 di Booking.com), anche se il 36% sarebbe disposto a pagare di più a fronte di una certificazione sostenibile.
Non solo parole. Il cambiamento reale si nota anche nei comportamenti. Applicando pure in viaggio le buone abitudini seguite a casa, il 70% delle persone oggi spegne l'aria condizionata nell'alloggio quando non è presente (+37% rispetto al 2022), il 65% riutilizza lo stesso asciugamano più volte (+33%), il 54% usa una borraccia per l’acqua (+34%) e più della metà (58%) fa la raccolta differenziata anche da turista. Quando si tratta dei trasporti, poi, il 47% organizza le proprie visite in modo da poter camminare, andare in bici o prendere i mezzi pubblici, mentre il 45% viaggia fuori dell'alta stagione per evitare la folla (entrambi dati +34% sul 2022). I viaggiatori concordano anche sul fare acquisti in negozi locali, con il 47% intenzionato a supportare i piccoli commercianti indipendenti.
A volte, però, trovare viaggi “sostenibili” non è semplice. Più della metà dei viaggiatori (53%) ritiene che non ci siano abbastanza opzioni in tal senso, mentre il 75% vorrebbe che le compagnie offrissero scelte più sostenibili (dato in crescita rispetto al 71% del 2022). Nonostante le buone intenzioni, il 45% dei viaggiatori, poi, non sa proprio dove trovare le opzioni. Ad esempio, il 77% cerca esperienze autentiche che siano rappresentative della cultura locale, ma il 41% non sa come o dove acquistarle.
Non a caso, Booking.com da più di un anno ha lanciato il Programma Viaggi Sostenibili, le cui nuove funzionalità permettono, ad esempio, di prenotare opzioni più ecologiche per i taxi in 95 città nel mondo, semplicemente cercando la dicitura Auto 100% elettrica nei risultati di ricerca. Oltre a poter confrontare le emissioni di CO2, i clienti vedranno presto anche delle etichette che indicano quando una rotta o un vettore offrono un'opzione con emissioni inferiori. Dopo la prenotazione di un alloggio, poi, sono disponibili i biglietti per i trasporti pubblici in 47 città, tra cui Londra, Amsterdam, Bangkok e Melbourne.
"I viaggi possono davvero essere una forza positiva e i viaggiatori stessi sono gli artefici del cambiamento - commenta Glenn Fogel, Ceo di Booking.com - Stiamo ascoltando le loro esigenze - dice - per supportarli e per avere un impatto positivo su comunità ed ecosistemi locali. Viaggiare in modo più sostenibile è un investimento per il mondo intero e per questo ci impegniamo a rendere più facile per tutti farlo in modo più consapevole e responsabile”.
In collaborazione con:
Booking Italia