Dopo mesi non facili per le sale “sono ottimista per la nuova stagione, avendo potuto vedere alle giornate di Riccione le proposte di tutte le distribuzioni. C'è una qualità e una quantità di cinema italiano molto importante. Siamo sempre fermamente convinti che il prodotto sia al centro di qualsiasi movimento. I bei film attirano il pubblico, generano il passaparola e portano le persone a tornare in sala”. Lo dice all'ANSA Luigi Lonigro, direttore di 01 Distribution e presidente dell'Unione editori e distributori dell'Anica, arrivato a Locarno per il debutto del primo dei grandi film italiani della stagione, Il pataffio di Francesco Lagi, in concorso al festival e in uscita dal 18 agosto. “Ora arriverà Venezia, con un carico di prodotto italiano importantissimo - ricorda Lonigro -. Già il numero dei film in concorso lascia intendere la qualità e ci sono anche grandissimi film fuori concorso". In autunno "sarà anche la volta dei blockbuster e a Natale c'è una presenza di prodotto nazionale importante” spiega. “Ci aspettiamo tanto, abbiamo bisogno per fare crescere il nostro mercato che il cinema italiano torni vicino alla quota del 25%, raggiunta in passato negli anni giusti. E' un numero per cui dobbiamo lavorare”. In Italia “abbiamo avuto l'approccio al covid più duro d'Europa". E' stato un elemento che ha contribuito al ritorno in sala più lento in Italia rispetto a quello in altri Paesi, poi “c'è un'altra questione storica che è la stagionalità. L'estate non esiste cinematograficamente parlando. Il cinema italiano è quasi assente, a meno che non ci siano titoli importanti al festival di Cannes. E anche molti blockbuster, come Minions 2 o Bullet Train, che sono nelle sale di tutto il mondo, in Italia non sono ancora usciti sugli schermi". Si spera che "l'arrivo di tutti questi titoli, che hanno creato una grandissima estate a livello europeo, insieme ai titoli italiani presentati a Venezia, possano creare una proposta variegata e importante - osserva -. Noi abbiamo bisogno di riportare in sala tutti. Abbiamo visto i giovani tornare per i blockbuster. Ora dobbiamo recuperare il pubblico over 40, che è quello del cinema italiano d'autore e delle sale cinematografiche di città”.
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Locarno Film Festival