Useremo sempre di più le fragranze, non solo come regalo fra i più graditi per la festa degli innamorati. Le indosseremo anche da single giorno e notte, le spargeremo in casa e in ufficio perché si confermano nove proprietà ‘funzionali’ a carico di alcuni aromi che sarebbero utili per il benessere generale e per ritrovare la calma soprattutto per chi vive nelle metropoli ad alto livello stressante.
Se i mesi scorsi allo Stevens Institute of Technology hanno individuato come annusare l’odore del caffè abbia effetti rinvigorenti simili alla caffeina contenuta nella bevanda, il futuro delle fragranze si prospetta estendersi in chiave ‘funzionale’ per ‘accendere’ meglio le reazioni del cervello e aiutare il corpo ad essere più reattivo e performante, come sostengono gli analisti del Global Wellness Summit (GWS) che hanno individuato la nuova tendenza fra i 10 trend mondiali del benessere dell’anno appena concluso.
Non solo la boccetta di profumo è fra i doni più comuni per San Valentino, le compreremo per stare meglio anche da soli. Si attendono infatti nuove fragranze anti-stress, rigorosamente senza genere, contenenti, ad esempio, essenze di fiori di rosmarino che agisce a livello cerebrale aumentando l’attenzione e migliorando l’umore oppure a base di miscele naturali calmanti. “Queste scoperte aprono la strada all’uso dei profumi per minimizzare gli effetti negativi della vita cittadina, diminuendo i livelli di aggressività e di tensione, oppure la mancanza di sonno, - si legge in una nota del GWS. “Nei laboratori delle principali industrie essenziere si sta esplorando l’impiego degli aromi come metodo utile per mantenere alta l’attenzione anche in ambienti rumorosi urbani. Le fragranze possono essere un nuovo rimedio per chi vive nelle metropoli”.
Intanto nelle due settimane che precedono la festa degli innamorati si assiste, ogni anno, ad un picco di vendite dei profumi tento che negli ultimi quindici giorni di febbraio sono stati spesi 170 milioni di dollari in fragranze di lusso e le boccette di profumo femminili sono il 60% della fetta, secondo i nuovi dati annunciati dalla newyorkese NPD Group. “I profumi sono anche il dono che si ricorda più a lungo, restano impresse nella memoria mentre fiori e cioccolatini si dimenticano nel giro di pochi giorni” sottolineano gli analisti.
Quali i profumi più ricercati e graditi? Senza dubbio i lussuosi profumi solidi, contenuti in packaging preziosi e fatti con cere ed essenze originali che si sciolgono sulla pelle sprigionando l’aroma. Seguono gli estratti, le eau de parfume, le eau de toilette e infine le acque di colonia. Poi ci sono le essenze delle profumerie artistiche, una nicchia di mercato che in Europa ha raggiunto 600 milioni di fatturato, corrispondenti ad oltre 1.3 miliardi di euro in prezzi al consumo (dato Osservatorio Pitti Immagine 2019). Il trend di questo campo punta a essenze legnose, a metodi estrattivi green e a produzioni sostenibili.
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