L’acne è tradizionalmente considerato un disturbo che colpisce gli adolescenti, tuttavia spesso questo persiste anche nell’età adulta. Quando si parla di pelle acneica, talvolta emergono indicazioni discordanti o permangono alcuni luoghi comuni. Maria Vastarella, dermatologa e medico estetico, sfata i falsi miti più ricorrenti, suggerisce utili consigli beauty e indentifica i cibi “amici” della pelle per fronteggiare questo fastidio. Valgono per maschi e femmine.
I 5 falsi miti più comuni sull’acne: attenzione al sole, mentre sì al cioccolato (con moderazione)
Per alleviare insofferenze e preoccupazioni per chi soffre di acne, ecco 5 elementi chiave sui quali fare chiarezza al fine di delineare una linea guida di prevenzione e cura.
L’esposizione solare migliora l’acne. Non esattamente. Il sole, grazie alla sua azione antibatterica e immunomodulatrice, riduce inizialmente le lesioni infiammatorie dell’acne con un miglioramento durante la stagione estiva. Tuttavia, determina anche un’aumentata produzione di radicali liberi e un’iperproliferazione cheratinocitaria, con conseguente peggioramento della problematica nei mesi invernali.
Chi soffre di acne non può truccarsi. Falso. L’acne ha un notevole impatto sulla qualità di vita delle persone che ne soffrono. Il camouflage, e quindi il make-up, sono fondamentali per nascondere i segni, consentendo alla persona di sentirsi sempre al meglio, anche con pelle acneica. Al tempo stesso, bisogna prediligere prodotti specifici oil free e non comedogenici.
Il cioccolato fa venire l’acne. Falso. Non è il cioccolato in sé a scatenare l’acne, piuttosto è importante prestare attenzione al consumo di latticini e cibi ad alto indice glicemico. Il cacao ha un forte effetto positivo sull’umore e spesso viene utilizzato come antistress, consumare di tanto in tanto un pezzetto di cioccolato fondente (75%), può far sentire subito meglio.
Con l’acne non si possono usare creme idratanti. Falso. Anche la pelle acneica ha bisogno di idratazione, spesso infatti i trattamenti antiacne possono seccare eccessivamente la cute, è bene dunque prediligere una crema idratante a base di acqua non arricchita di oli.
L’acne tardiva è uguale a quella giovanile. Vero. Si tratta in entrambi i casi di iperproduzione di sebo e ipercheratinizzazione follicolare, che associati a un’aumentata colonizzazione della cute da parte del Propionibacterium acnes, causano l’infiammazione del follicolo pilifero e la formazione delle papule e pustole tipiche dell’acne. Quello che può cambiare negli adulti è la localizzazione dell’acne, che tende a concentrarsi maggiormente su mento, regione mandibolare e collo.
Corretta skincare: detersione, idratazione e fotoprotezione. Per maschi e femmine non cambia
La beauty routine, spiega la specialista tra le esperte di MioDottore, è la base di partenza per poter far fronte a tale problematica, ma non è l’unica, anche il menu gioca un ruolo importante.
Sul fronte skincare in particolare, la dottoressa spiega come la detersione regolare e l’impiego di prodotti adeguati siano gli elementi cardine per prevenire l’insorgenza delle lesioni acneiche e commenta: “La detersione quotidiana è il primo step fondamentale per rimuovere il sebo e le impurità che occludono i pori, e consentire alla cute di rigenerarsi naturalmente, riducendo così il rischio di nuove imperfezioni. Al mattino è consigliato un detergente a risciacquo, lenitivo in caso di pelle sensibile o secca, arricchito con acido salicilico qualora si avesse pelle grassa. Inoltre, è importante proseguire applicando una crema idratante a base di acqua, talvolta arricchita con acido salicilico, alfa e beta idrossiacidi, aventi un leggero potere esfoliante. Mentre, la sera sarebbe bene usare prima del detergente un’acqua micellare per eliminare tutti i residui di trucco e applicare poi una crema a base di retinolo, che ha un’azione cheratolitica, aiuta a eliminare le cellule morte dalla superficie della pelle ed esfolia i pori.”.
Inoltre, l’esperta ricorda che numerosi trattamenti antiacne, come il retinolo e l’acido salicilico, risultano spesso fotosensibilizzanti e andrebbero quindi ridotti o evitati nel periodo estivo, sostituendoli con sostanze non fotosensibilizzanti, come la niacinamide. Usare una fotoprotezione quotidiana diventa dunque d’obbligo soprattutto in estate, in quanto i raggi ultravioletti provocano un ispessimento dello strato corneo della cute, terreno favorevole allo sviluppo delle lesioni acneiche.
La salute vien mangiando: via libera ad avocado e cibi integrali, da evitare farine bianche, latte e sigarette
Anche in questo caso, il benessere della pelle passa dalla tavola, per questo motivo la specialista di MioDottore suggerisce: “E’ fondamentale seguire costantemente una dieta sana, diminuire il consumo di alimenti ad alto indice glicemico, come tutti i cibi raffinati quali pasta, pane e dolci prodotti con farine bianche, prediligendo prodotti integrali, a medio e basso indice glicemico che riducono il picco di insulina e di conseguenza la sua azione sull’insorgenza dell’acne. Anche l’assunzione di latte e derivati, attraverso un’aumentata produzione di IGF-1, può peggiorare la patologia acneica, meglio quindi ridurne il consumo a 2-3 volte la settimana. Via libera invece agli omega-3 presenti in olio di pesce, avocado e frutta secca che, grazie al loro effetto antiinfiammatorio, sono in grado di ridurre l’insorgenza delle lesioni acneiche. Infine, smettendo di fumare, si riscontrerà una pelle più luminosa e priva di impurità già dalle prime settimane.”
Riproduzione riservata © Copyright ANSA