Non solo ultimi ritrovati in fatto di antiage o make up, non solo cura della pelle con nuove tecnologie. A "fare la differenza" a volte è, semplicemente, la scelta dei colori che indossiamo. Parola di Lia Giorgio, consulente d'immagine e bridal stylist, tra i protagonisti della prima Milano Beauty Week, la settimana che Cosmetica Italia ha dedicato alla cultura della bellezza e del benessere, in collaborazione con Cosmoprof ed Esxence.
"Quante volte ci è capitato di incontrare un'amica che si complimentava: quanto stai bene! E magari non avevamo neanche dormito troppo - racconta la Giorgio all'ANSA - Avevamo però scelto la camicetta o il maglione del colore giusto per noi. È il risultato dell'armocromia. Io ho fatto sempre di pancia questo lavoro - prosegue - Vengo dal mondo dei parrucchieri e degli acconciatori. Ma scoprire l'armocromia ha cambiato tutto il mio approccio". Una vera scienza, racconta, in cui a decidere non è la cliente ne' il consulente, ma l'evidenza dei dati. Punto di partenza è "il colore della pelle, il nostro organo fondamentale".
Utilizzando dei drappi accostati al volto, "si fa un'analisi accurata - spiega - e insieme si guarda cosa dice lo specchio, quali toni, caldi o freddi, alti o bassi, sono fatti per noi".
Il riferimento, le quattro stagioni. "La pelle chiara, ad esempio, non necessariamente è una pelle fredda. Può essere chiara e calda come la primavera, ma anche fredda come l'inverno. L'estate ha una carnagione magari un po' più sabbiata o rosata. In base alla 'temperatura' si definiscono i valori da usare per trovare i toni giusti. Ma - ripete - è sempre la pelle che decide". Una volta individuata la propria stagione basterà fare shopping nel range cromatico corrispondente (tra i colori, ovvero, che hanno la stessa comune radice) e il risultato sarà evidente.
Un esame più che abbordabile dal punto di vista economico, ottimo anche per un regalo (un test cromatico base si aggira intorno ai 25 euro), cui è possibile abbinare poi anche una seduta per imparare a impostare guardaroba, look o gioielli.
E che oggi trova sempre più applicazione per le spose. "Io mi occupo principalmente di loro - prosegue la consulente - È un'attività in Italia ancora poco conosciuta. Più spesso alla vigilia delle nozze ci si rivolge al wedding planner, ma il lavoro di bridal stylist è molto più specifico sugli sposi per creare un tema cromatico omogeneo a tutto l'evento. Parto dalla sposa - spiega - Troviamo il colore che più la valorizza, oltre alla giusta linea e stile dell'abito, e su quello si crea tutta l'atmosfera dell'evento, dagli addobbi della chiesa all'allestimento della festa".
Ultimo trend, l'armocromia abbinata all'arredamento di casa. "In questo caso - spiega la Giorgio - si scelgono i colori che più si addicono a noi e anche quelli che più ci fanno stare bene, che non è solo una questione estetica". In questo caso, la consulenza può impiegare anche una settimana e, ovviamente, il istino sale.
"I clienti? Donne, ma oggi anche molti uomini - risponde - Forse per loro è ancora più utile, perché gli uomini sono molto semplici e il dettaglio fa davvero molta differenza". E sempre più l'armocromia è l'arma segreta di celebrities e vip. "Sono veramente pochi però quelli che hanno sempre i colori giusti - avverte la Giorgio - Penso, ad esempio, alla principessa Kate Middleton. Chi la segue è stato molto bravo, perché le ha creato uno stile proprio e un'immagine che ne fanno una vera icona. Ma anche per lei la buccia di banana è in agguato e, no, non sempre sceglie i colori giusti".
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