Fare a meno dei peli superflui non è una pratica esclusivamente estiva nè esclusivamente femminile, visto che da anni oltre alla barba sul viso un numero crescente di uomini si tolgono i peli sul corpo. Ci si depila per sentirsi a posto con se stessi, più sicuri, per motivi di igiene ma c'è chi sceglie di non farlo senza problemi : la cosiddetta tendenza no wax e pensiamo ad esempio alle ascelle: togliersi i peli è una pratica recente, negli anni '70 non era certo qualcosa di frequente. Con più di 60mila post dedicati, profili social sul tema e illustri sostenitrici oltreoceano, il #BodyHairPositivity sembra a tutti gli effetti una diretta espansione del più ampio movimento del Body Positivity e reclama la libertà di scelta circa cosa fare (e non fare) del proprio corpo, spazzando via rasoio, ceretta e vecchi dogmi estetici. Questo per dire che depilarsi ha a che fare con il tempo che si vive e la cultura: in Giappone ad esempio le donne in genere sono tutte perfettamente depilate e non solo su gambe e parti intime.
Gambe, ascelle e inguine sono le zone maggiormente trattate seguono braccia e viso. E solo l'11% di donne e uomini si depila esclusivamente nei mesi estivi secondo una recente indagine di Philips Lumea.
La prima donna a depilarsi fu Cleopatra ma oggi quali sono i metodi per togliersi i peli e quali pro e contro?
Il laser - Il principio con cui funziona è quello fisico della luce: il laser emette un fascio di onde unidirezionali e monocromatiche, a una frequenza tale da colpire selettivamente la melanina contenuta nei peli di colore scuro sulla carnagione chiara, surriscaldandoli e denaturandone le strutture vitali (in particolare il bulbo). Permette una progressiva permanente eliminazione dei peli a lungo termine. Un trattamento completo impiega circa 18 mesi perchè va a colpire il singolo bulbo del pelo. Si può fare anche nei mesi estivi ma non è adatta se si è in gravidanza o se si stanno facendo cure a base di cortisonici. Ha un costo importante da sostenere. Nel 2022, il settore della depilazione laser interessa più di 20 milioni di persone, in continuo aumento, coinvolgendo sempre più anche un pubblico maschile, arrivato a rappresentare quasi il 30% del mercato, come sottolinea Fabio Formisano, founder del brand Epil Point, catena italiana specializzata nell’epilazione laser con 42 centri entro il 2022, tra i vincitori dell’ultima edizione degli Innova Retail Award nella categoria servizi.
Luce Pulsata - si tratta di una tecnologia che utilizza una luce calda e delicata per inibire la ricrescita dei peli. La luce arriva alla radice del pelo, stimolando e prolungando la fase di riposo del follicolo. La ripetizione graduale dei trattamenti previene la ricrescita, lasciando la pelle liscia. Sono necessarie diverse sedute di trattamento delle medesime aree, a distanza di circa un mese l’una dall’altra, per colpire i follicoli che non si trovavano nella fase attiva durante le sedute precedenti. E occorre rasare i peli due giorni prima della seduta. Si tratta di un metodo di epilazione a lungo termine e con un costo non basso. E' sconsigliata d'estate o con la pelle già abbronzata. oltre che in istituto ora si può fare anche a casa con device appositi (Braun Silk expert Pro 5 e Philips Lumea)
Ceretta - Il metodo più usato e perfezionato negli anni: è uno strappo dei peli dopo aver spalmato una resina. Dura circa tre settimane, impoverisce negli anni lo spessore ma non elimina i peli che ricresceranno giusto un poco più morbidi. Lo strappo per estirpare i peli e lasciare una pelle liscia seppure per una ventina di giorni può essere fastidioso e poco sopportabile per le pelli più sensibili. E' un metodo dal costo accessibile. La resina naturale può anche essere parte di un trattamento rilassante e meno doloroso: è il caso del protocollo Epilcera che abbina al momento della depilazione un rituale pre e post trattamento. Regina di questo metodo è Esmeralda, una cera per epilazione brasiliana indolore: dal colore verde, scongiura rossori, follicolite e irritazioni; è a base di estratti di lime, aloe, e burro di Karité e la sua profumazione ricorda il mojito. Il rituale prevede un body brushing ossia una spazzolata della pelle per esfoliarla e prevenire la formazione di peli incarniti, un peeling enzimatico con papaina in grado di rallentare la ricrescita, abbinato ad uno scrub a base di cera d’api e olio di Argan. Il terzo step è la vaporizzazione con aerografo di un’acqua termale a base di propoli, camomilla e miele arricchita da un olio essenziale di lavanda ad azione antibatterica e antinfiammatoria e cicatrizzante.
Lo scrub corpo, al di là del rituale, andrebbe fatto sempre prima della depilazione e dovrebbe far parte della routine settimanale a prescindere, per favorire il rinnovamento della pelle rimuovendo le cellule morte.
Rasoio - Taglia il pelo, è un metodo comodo, velocissimo, informale, pratico, decisamente economico ma di contro non è certo un modo duraturo. I peli ricresceranno dal giorno dopo e con il tempo il metodo del taglio non ridurrà lo spessore dei peli ma anzi tenderà a rafforzarli. Anche i rasoi si sono evoluti, quelli di ultima generazione come i Wilkinson Intuition che hanno micro-cuscinetti protettivi che prevengono le irritazioni causate dalla frizione della pelle e con la tecnologia Skin Protect Gel con burro di cacao rigenerante e aloe vera calmante, attivandosi a contatto con l'acqua, nutriranno anche la pelle.
Poi c'è la depilazione con i device casalinghi, come lo storico Silk Epil che simula l'azione della pinzetta per estirpare i peli. Ora siamo alla nona generazione con il Silk-épil 9 Flex, con una testina in grado di adattarsi perfettamente alle curve del corpo, dotato di una tecnologia che permette di catturare i peli 3 volte più corti rispetto alla ceretta.
Con il filo di cotone - Un metodo, usato soprattutto per il labiale, di origine asiatica e mediorientale ma che si sta diffondendo molto anche in Italia. Con un movimento velocissimo e capace i peli vengono catturati dal filo come fosse un cappio e strappati velocemente, li elimina alla radice ma ovviamente nel giro di tre settimane circa ricresceranno seppure più deboli. In declino invece la pratica della crema depilatoria, in voga nei decenni scorsi: pratica da spalmare come un sapone fa cadere i peli e da una pelle liscia e morbida per alcuni giorni, ma la nuova sensibilità green l'ha messa all'angolo (per ora).
Ma quali accortezze seguire nella lotta ai peli “fai da te”? Secondo la Dottoressa Tourlaki, dermatologa di MioDottore la regola d’oro è l’igiene: “Il rasoio se usato più volte, potrebbe causare e trasmettere in diverse aree del corpo delle infezioni batteriche del follicolo pilifero, anche chiamate follicoliti batteriche. Di conseguenza, questi strumenti andrebbero disinfettati dopo ogni uso e frequentemente sostituiti con dei nuovi per evitare sovrainfezioni, purtroppo piuttosto comuni durante il periodo estivo”. Inoltre, occorre prestare particolarmente attenzione ai diversi tipi di pelle, come suggerisce l’esperta “le persone con una pelle delicata dovrebbero evitare l’uso di metodi epilatori a base di sostanze chimiche aggressive, optando per le creme depilatorie specifiche o per i dispositivi di epilazione laser e a luce pulsata. Chi ha la pelle secca, invece, potrebbe trovare un valido alleato nei metodi epilatori come la cera e le strisce, capaci di rimuovere le cellule morte, rendendo la pelle più liscia e meno squamosa”.
Depilazione femminile: per gli uomini un “must-have”, per gli under 25 un dogma da sdoganare Se verso la propria peluria si è intransigenti e si ricorre ai metodi casalinghi per sbarazzarsene, si guarda con maggiore tolleranza al corpo altrui. O quasi, secondo i dati di MioDottore questa è una peculiarità del sesso femminile. Infatti, per 7 italiane su 10 l’uomo villoso non crea alcun disturbo e solo il 5% non trova attraente che il suo “lui” non sia depilato. Non solo, di fronte a un corpo femminile non completamente liscio, sono proprio le donne stesse quelle più bendisposte (52%). Di contro, ben diversi sono i gusti dell’altro sesso: l’85% degli uomini italiani si dichiara a favore della depilazione femminile, soprattutto per quanto riguarda la zona baffetti (50%) e le gambe (42%).
Una possibile spiegazione di questa discrepanza, secondo la psicologa Monica Vimercati, è da rintracciare nelle associazioni mentali, poiché “i peli tradizionalmente rappresentano la virilità, la forza e la sessualità maschile, quindi, associarli al corpo di una donna accosta delle caratteristiche incongruenti in termini cognitivi con il modello femminile”. A ribaltare gli standard tradizionali, però, è la Generazione Z. Dalla ricerca, i più giovani si fanno portavoce dell’accettazione del corpo femminile non depilato: per gli under 25 è normale (33%) e sinonimo di libertà (33%) che una donna scelga di dire basta a cerette e rasoi. Come commenta la psicologa: “il Body Hair Positivity Movement si è sviluppato nel mondo social, dove gli utenti hanno maggior possibilità di condividere direttamente la propria esperienza. Sdoganare la condivisione di corpi femminili non depilati è un tentativo di andare oltre pregiudizi e tabù, rendendo il corpo stesso più autentico, #nofiltered e libero da quei doveri e aspettative imposti dalla società. Questo fenomeno è un tentativo di affiancare alle immagini senza imperfezioni delle campagne pubblicitarie dei corpi reali, ricchi delle proprie naturali caratteristiche uniche; è una volontà di superare i pregiudizi imposti dalla società e restituire alle donne il libero arbitrio, come a dire: puoi scegliere se depilarti oppure no, i peli sono naturali”.
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