Dal nodo al giunto, dalla scultura all'assemblaggio, è un invito alla riscoperta del lavoro dell'architetto e designer milanese Angelo Mangiarotti (1921-2012) la mostra 'Quando le strutture prendono forma', che apre domani in Triennale Milano. Curata da Fulvio Irace, l'esposizione è realizzata in collaborazione con la Fondazione Angelo Mangiarotti, che ha messo a disposizione il suo archivio, mentre il progetto di allestimento è a cura di Ottavio Di Blasi & Partners, con la partecipazione di Renzo Piano, che con Mangiarotti ha lavorato proprio in Triennale nel 1968 per la 14esima Esposizione Internazionale. La retrospettiva ripercorre oltre 60 anni di attività attraverso un'ampia selezione di opere, progetti, documenti e materiali, molti dei quali mai esposti prima. "E' la prima occasione - dice Fulvio Irace - di restituire alla figura del grande maestro quella complessità che è stata per lungo tempo rimossa dalla sua fama di costruttore attento al processo della cultura materiale e alle tecniche della prefabbricazione. Se è vero infatti che Mangiarotti abbia, per così dire, reinventato l'eterno archetipo della trave e del pilastro, declinandolo per tutta la vita in una strabiliante gamma di variazioni, è altrettanto indubbio - come appunto la mostra mette in luce - che nella sua opera sia contenuta una vena espressiva di grande potenza plastica e scultorea, che lo colloca nel dominio dell'arte oltre che dell'architettura e del design." Ad accompagnare la mostra, oltre al catalogo, edito da Electa, anche un podcast, a cura di Carlo Pastore e Giorgio Terruzzi, un album tematico sulle architetture milanesi di Mangiarotti e una guida illustrata per i più piccoli. In occasione della mostra, Triennale organizza inoltre una serie di tour dedicati alla scoperta dei progetti realizzati da Mangiarotti a Milano, tra cui le stazioni del passante ferroviario. Oltre alla mostra in Triennale, anche il Politecnico di Milano - dove l'architetto si laureò nel 1948 - dedica un'esposizione al designer milanese: 'Angelo Mangiarotti e la cultura politecnica', che aprirà dal 28 marzo al 30 maggio.
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