Cinquanta ettari del Parco di Monza avranno nuova vita grazie a 2 milioni di euro di fondi del Pnrr e al progetto di restauro conservativo realizzato dall'Università degli Studi di Milano in collaborazione con il consorzio Villa Reale e Parco di Monza. I lavori riguarderanno circa 50 ettari nella zona sud-est del parco, compresi fra il muro di cinta, il fiume Lambro e viale Cavriga, nonché la Cascina Pariana. Quest'ultima, attualmente in stato di degrado, conosciuta anche come Cascina Isolina e realizzata nella seconda metà del XIX secolo come fienile e postazione per l'allevamento della selvaggina presente nel parco, verrà restaurata, in accordo con le indicazioni della soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la provincia di Monza-Brianza.
Il progetto prevede la riqualificazione, il recupero e restauro conservativo, dei viali alberati che si snodano dal Rondò del Cedro e da quello degli Ippocastani e l'inserimento lungo la cinta di venti macchie di vegetazione arbustiva autoctona per incrementare la biodiversità dell'area, anche grazie all'istallazione di casette rifugio per volatili e impollinatori. Saranno piantati 621 nuovi alberi appartenenti a 15 generi e 26 specie e inoltre saranno messi a dimora 444 arbusti (appartenenti a 8 generi e 10 specie) e nuove siepi. Il progetto includerà anche una fase di ascolto e partecipazione della cittadinanza.
"La crisi climatica che attraversiamo rende il Parco una risorsa progressivamente sempre più preziosa nel nostro contesto urbano - commenta Arianna Bettin, assessora alla Cultura, al Parco e alla Villa Reale e all'Università del Comune di Monza - la sfida è quella di tutelare tale ricchezza con azioni di sostenibilità, sensibilizzazione, mitigazione e adattamento integrate, che coinvolgano istituzioni, poli di ricerca e cittadinanza".
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