"I designer dovrebbero sempre mirare a cambiare il mondo in meglio, anche se di poco, perché il mondo non migliorerà da solo", diceva Dieter Rams, il designer industriale tedesco che, nella seconda metà del XX secolo, ha progettato oltre 350 prodotti per l'azienda di elettrodomestici Braun e per il produttore di mobili Vitsœ, ancora oggi utilizzati quotidianamente da centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo.
A lui e alla sua lezione, Adi Design Museum dedica una mostra che - dal 5 maggio - riflette sul ruolo della progettazione contemporanea, a partire dalla domanda: Come dovrebbe essere progettato il nostro mondo nel futuro in modo che possa ancora sopravvivere? Rams non si è mai infatti interessato solo alla forma degli oggetti di uso quotidiano, ma ha anche riflettuto sul significato di tali prodotti per l'utente e per la società nel suo complesso.
Per Luciano Galimberti, Presidente ADI - Associazione per il Disegno Industriale, "la sua prospettiva professionale ed etica, che inseriva il progetto nel contesto più ampio della società industriale, è una traccia preziosa per i designer di oggi, che affrontano in condizioni inedite un problema di sempre: quello di mettere d'accordo gli oggetti con il contesto umano. La celebre frase di Rams - 'Un buon design è meno design possibile' - non è un richiamo al minimalismo, ma all'ampliamento della sfera del design all'intera società: un'indicazione oggi profondamente attuale."
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