Leggero, modellabile e modulabile, ecosostenibile, smart, personalizzabile e adattabile alle esigenze di benessere del fruitore. Viene immaginato così il divano del futuro da trenta produttori di alta gamma italiani e internazionali, coinvolti in un'indagine per scoprire le principali trasformazioni della seduta principe di sale, salotti e locali nei prossimi 20 anni.
Il divano - questa l'opinione - si evolverà allineandosi ai cambiamenti nella modalità di socializzazione e di fruizione degli spazi pubblici o privati e ai principali trend già protagonisti di altri settori, tra "iper-customizzazione" e nuove funzionalità ad alto contenuto tecnologico. La ricerca, effettuata da Superevo, realtà toscana specializzata in imbottiti innovativi per l'industria del mobile, è stata condotta in occasione della recente inaugurazione del nuovo stabilimento produttivo di Pontedera (Pisa).
In particolare, risulta pratica condivisa all'unanimità l'attenzione alla sostenibilità, intesa non solo come impiego di materiali e processi produttivi a basso impatto, ma soprattutto come possibilità di rigenerazione e riuso di tutte le componenti una volta finito il ciclo di vita con un utente. Un altro aspetto ampiamente condiviso, in controtendenza con quanto ha caratterizzato i divani fino a poco tempo fa, è la leggerezza, affiancata da un'ottima solidità strutturale, che garantirebbe maggiore durata nel tempo e consentirebbe spostamenti più semplici all'interno degli stessi spazi e in fase di trasloco o smaltimento. Saranno quindi sempre più impiegate schiume composite di polistirene espanso e poliuretani strutturali per aumentare la leggerezza senza inficiare la resistenza dell'oggetto.
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