L'Italia è piena di locali storici dove prendere un caffè in atmosfere d'altri tempi, un censimento pieno di sorprese perchè molto spesso si tratta di bar che hanno fatto la Storia o perlomeno l'hanno incrociata. Posti cittadini o anche di provincia, come l'elegante Caffè Milano, gioiello dei primi Novecento a Treviglio (Bg) ai cui tavolini si è seduto lo scrittore Herman Hesse o il bellissimo Florian a Piazza San Marco a Venezia dove Casanova corteggiava le sue dame. L'associazione I Locali Storici d'Italia tra i 230 antichi esercizi ne recensisce oltre 75. Eccone 20 tra i più celebri, selezionati in parte dalla piattaforma Virail che compara mezzi di trasporto, in parte dal sito del settore bar.it
Milano - Caffè/Pasticceria Biffi fondato nel 1847, con sede in Corso Magenta che annovera tra i primi assaggiatori Pio decimo. Al Papa venne recapitato un monumentale panettone decorato da Paolo Biffi con crosta di zucchero tricolore, decorata con i classici emblemi della libertà. Negli archivi storici della pasticceria si conserva, come prezioso cimelio, un ricettario che fu offerto ai clienti del 1866 come strenna natalizia.
Padova Tra i più noti d'Italia, il caffè Pedrocchi è un simbolo internazionale. Antonio Pedrocchi, famoso caffettiere, citato da Stendhal ne “La certosa di Parma” che sognava un caffè monumentale, dall’architettura rappresentativa e funzionale, situato proprio al centro della città, e chiamò a realizzarlo Giuseppe Jappelli, famoso architetto ed ingegnere di idee illuministe e profondo conoscitore del gusto asburgico che lo inaugurò nel 1831
Trieste - Da sempre città di confine e di squisita mescolanza di culture diverse, Trieste vanta un patrimonio ricchissimo legato al caffè. È d’obbligo una pausa al Caffè Tommaseo, il più antico della città: aperto sin dal 1830, ha conservato un'ambientazione sofisticata ed elegante ed è famoso per aver introdotto a inizio Novecento una novità assoluta come il gelato. Non dimenticate poi di ordinare “un nero” (l’espresso secondo i triestini) alla Caffè Pasticceria Pirona, dove James Joyce diede vita alla sua opera “Ulisse”, o di sedervi ad uno dei tavolini del Caffè San Marco come fecero Saba, Svevo e Giotti.
Torino - Passeggiando per Torino, come non immaginare un giovane Cavour seduto in uno dei bar del centro storico? I caffè della città sono luoghi di interesse tanto quanto i monumenti. Il Caffè Fiorio, aperto nel 1780, era soprannominato anche “Caffè dei codini” o dei Machiavelli, in quanto ritrovo di aristocratici e conservatori: di qui passavano D’Azeglio, Cavour, Rattazzi, Cesare Balbo e molti altri, tanto che il re Carlo Alberto era solito chiedere “Che si dice al Fiorio?”.
Genova - Caffè/ Pasticceria Klainguti, gioiello nel cuore del centro storico, aperto quasi per caso nel 1828 dai quattro fratelli Klainguti, pasticceri svizzeri di Pontresina, giunti a Genova per imbarcarsi per l’America in cerca di fortuna.
Firenze - Nel cuore del centro storico fiorentino c’è il Caffè Gilli, aperto da 270 anni ed ultimo esempio di caffè Époque rimasto a Firenze. La prima sede, nel 1733, era in via Calzaiuoli: dopo vari traslochi negli anni Venti, il locale si è trasferito definitivamente in Piazza della Repubblica, diventando uno dei caffè letterari dove si incontravano gli artisti dell’epoca, tra cui Marinetti, Soffici, Boccioni, Carrà, Palazzeschi. Gli ambienti e gli arredi, perfettamente conservati, risalgono proprio a quegli anni. Ma se vi trovate a Firenze, sempre in Piazza della Repubblica, altre due sono le tappe obbligate: il Caffè delle Giubbe Rosse e il Caffè Concerto Paszkowski, inaugurati intorno alla metà dell’Ottocento.
Roma - Il benvenuto nella Capitale, appena scesi dal treno, ve lo darà il Caffè Trombetta, nello storico locale di Via Marsala che risale al 1890, quando Vittorio Trombetta aprì la sua attività, una torrefazione con vendita di caffè sfuso. Passeggiando per le vie del centro, fermatevi all’ombra del Pantheon per una granita di caffè con panna nella storica torrefazione de La Tazza d’Oro, e poi prendete un espresso al Sant’Eustachio, un'antica torrefazione a legna nata nel 1938, da un locale esistente già nel 1800 con il nome di “Caffè e Latte”. Luogo ideale per un buon caffè ma anche per incontrare la cucina di tutto il mondo è infine Castroni, a Roma dal 1932.
Napoli - A Napoli l’espresso non è soltanto un caffè: è un rito, da gustare in ogni bar della città. Per regalarsi una tazzina di caffè dal vero sapore partenopeo bisogna entrare nell’elegante Caffè Gambrinus, dal 1860 salotto di intellettuali e figure di spicco, o al Gran Caffè La Caffettiera che, per la lavorazione dei chicchi a seconda del tasso giornaliero d’umidità, ha conquistato il titolo di prima “Ambasciata del Caffè Napoletano”. Punto di riferimento per i napoletani sono inoltre il Bar del Professore, dove assaporare anche il “caffè alla nocciola”, e il Bar Mexico, più moderno, ma unico luogo dove sorseggiare l’autentica miscela Passalacqua.
Cosenza - Nel cuore del centro storico, sul colle Pancrazio sorge il gran caffè Renzelli, un locale storico con più di 200 anni di storia. Fondato nel 1801, fu ritrovo di intellettuali e letterati, ma soprattutto è luogo ideale per gustare un caffè e per assaggiare l’intramontabile torroncino Renzelli prodotto da oltre un secolo, con mandorle e nocciole, ricoperto di zucchero.
Palermo Antico Caffè Spinnato : questo caffè storico è situato a pochi passi dai due più importanti teatri della città, il Massimo e il Politeama, nel centro della Palermo dell’ottocento. Nato nel 1860 viene considerato da sempre il salotto della città, gestito dalla famiglia Spinnato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA