Oltre il 78% degli italiani
riconosce le bevande analcoliche come espressione della
tradizione del Paese e ritiene che contribuiscano a valorizzare
il Made in Italy nel mondo. È quanto emerge dalla ricerca
presentata oggi da Euromedia Research in occasione
dell'Assemblea annuale di Assobibe, Associazione di
Confindustria che rappresenta il comparto in Italia.
A quanto emerso, l'industria delle bevande analcoliche è
presente in Italia con circa 100 stabilimenti, tra
multinazionali radicate sul territorio e piccole e medie
imprese, per un totale di 84mila occupati e un valore di mercato
di 5 miliardi.
I consumi degli italiani si confermano moderati: per 8 su 10
si tratta di 1-2 bicchieri e solo occasionalmente. Oltre 7
cittadini su 10, poi, sono soddisfatti dell'offerta sul mercato
delle bevande "zero", che secondo il 64,4% degli intervistati
hanno contribuito ad un consumo maggiormente consapevole
rispetto all'apporto calorico.
"L'analcolico ha e avrà un ruolo nel panorama delle scelte
dei cittadini e dei ragazzi e le sue caratteristiche vanno
apprezzate e non demonizzate", ha commentato il ministro Masaf,
Francesco Lollobrigida nel suo intervento, anche per questo
voglio ribadire l'importanza di investire nell'educazione dei
giovani che vanno formati a un consumo adeguato e moderato di
qualsiasi cosa. L'impegno di questo esecutivo - ha aggiunto - a
sostenere i settori che producono e investono in Italia è e
rimane costante. Per un comparto che solo da quest'anno inizia a
tornare ai valori prepandemici lavoreremo affinché il nostro
impegno sia visibile da ogni punto di vista, senza misure
vessatorie e ambiguità ideologiche che hanno caratterizzato gli
ultimi anni".
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