Anche in Italia arriva l'onda lunga dell'arte in hotel, intesa come una vera e propria galleria d'arte diffusa e con opere realizzate appositamente per quella struttura con una connotazione urban arsty. Alberghi così ci sono già in America e in tanti posti del mondo ma ora il piacere di vivere il soggiorno tra espressioni di creatività giunge da noi. Apriprista italiano è un gruppo straniero, l'israeliano Fattal , 120 strutture ricettive in 50 paesi all’attivo in tutto il mondo- che intende un totale di 10 hotel NYX in 3 anni nelle principali città della Penisola (Milano, Roma, Firenze, Venezia e Napoli). Si comincia con Milano - 300 camere, di cui 21 suites, per 12 piani nell'ex Palazzo Philips, storico edificio di architettura razionalista affacciato su Piazza IV Novembre. Un anno fa il primo hotel della catena a Tel Aviv e poi Praga.
In hotel opere di street art di artisti che hanno fatto la storia del writing nazionale e internazionale: disseminate in ogni angolo dell’albergo, le opere sono state realizzate da artisti come Joys, Peeta, Jair Martinez e Yama11, site specific, nel corso di un cantiere durato circa 3 mesi e in continuo “aggiornamento”. L’hotel di Piazza IV Novembre accoglie gli ospiti con un grande lavoro di Joys che incornicia l’ingresso e guida in spazi dal design urbano e contemporaneo su cui campeggiano installazioni le opere degli artisti coinvolti. Il grande patio outdoor su cui si facciano un murales di 28 metri di Vesod, le colonne decorate con i classici 45 gradi di Joys, e una parete “affrescata” da Peeta e Yama11, fa da epicentro alla vita dell’hotel ed è stato scelto in questi primissimi mesi apertura dagli ospiti come luogo di lavoro, incontro e relax.
Non convenzionale anche lo stile di ospitalità di Nyx: dalla proposta di tour guidati alla scoperta della urban art di una Milano meno nota, al tatuatore on demand a disposizione dei clienti e nei prossimi mesi cinema e lo yoga in terrazzo oltre a un calendario di esposizioni ed eventi guidati dal file rouge della contemporaneità e del legame con la città e le sue manifestazioni d’arte più giovani.
La urban art al NYX Hotel di Milano
La maggior parte delle opere di urban art presenti al NYX Hotel di Milano sono realizzate dalla EAD Crew, un gruppo di artisti di strada originari di Padova. La EAD è nata nei primi anni ’90 ed è uno dei principali gruppi di graffiti-writing a livello internazionale, resa famosa grazie soprattutto al lavoro artistico di alcuni noti writers quali Joys, Peeta, Yama11 e Orion. Lo stile dei loro graffiti va ben oltre la semplice pittura murale e rappresenta una fusione tra il lettering tradizionale e il 3D-style di grande impatto e originalità, capace di creare un ritmo visivo dallo stile inconfondibile.
EAD Crew è una delle crew di writers più attive del panorama internazionale e i loro murales sono sparsi per le strade non solo d’Italia ma di tutto il mondo, da New York a Hong Kong, fino alla Russia. I membri della crew partecipano a numerosi eventi e collaborano con i migliori artisti della scena internazionale. Molti dei loro lavori sono esposti in collezioni pubbliche e private, tra cui la C.A.V.E. Gallery in California, la Haussmann Gallery in Florida e importanti rassegne artistiche internazionali quali la Biennale di Venezia del 2013, la SCOPE International Art Fair di Miami del 2014 e molte altre.
I curatori artistici: Question Mark
I curatori artistici che hanno collaborato alla realizzazione di NYX Hotel Milano insieme a Iris Barak sono i professionisti di Question Mark, una giovane galleria d’arte milanese fondata da Daniele Decia e Stefania Sarri. QuesQuestion Mark si propone come “luogo” di riflessione e di dialogo sull’arte, con particolare attenzione allo sviluppo delle nuove ricerche e dei nuovi percorsi che si sviluppano in ambito artistico all’interno di contesti urbani. La galleria collabora con molti street artist internazionali e, tra i tanti progetti realizzati negli ultimi anni, spicca in particolare “Transversal Movement” di Elian, un imponente progetto di arte outdoor e opera murale a Milano. Nel 2016, Question Mark ha vinto il premio Vivaio Awards come iniziativa culturale dell’anno per l’intervento “Serendipity” dell’artista 1010.
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