Loro non vanno online, vivono online. E online fanno shopping tanto da essere sorvegliati speciali dai brand del lusso, nonostante siano poco più che adolescenti. Parliamo della fetta più ricca della Generazione Z di tutto il mondo, quella dei nati fra il 1998 al 2016. La generazione Z è formata da oltre il 30% della popolazione mondiale e circa il 22% in Cina. Qui i più spendaccioni. Usano i soldi di famiglia il 13 % dei giovani cinesi, attratti soprattutto dal lusso. Spendono i propri soldi (guadagnati o ricevuti come paghetta da genitori, tutori o parenti) anche il 10% dei loro pari brasiliani, l’8% dei turchi, il 5% dei ragazzini polacchi e il 5% dei nostri giovani e adolescenti. Più parsimoniosi dei giovani francesi e tedeschi (4%) e il 3% degli americani e degli inglesi.
Identificati come ragazzi senza frontiere, propensi ad essere i più global di tutti, innamorati dei diritti umani e dell’ambiente, magistrali utenti dei social media e abili nel manipolarli (hanno più profili social di tutti, fra cui almeno un ‘finsta’ ovvero un profilo fake instagram e un ‘rinsta’ cioè il profilo principale, più sobrio e controllato) si dice siano oculati nello shopping ma ad una parte di loro piace il lusso. In linea generale sono più cauti e prudenti nelle scelte rispetto alla generazione che li ha preceduti, i Millennial, ma alla parte più ricca piace essere spendacciona, stando a quanto riporta un recente focus della londinese OC&C Strategy consultants interamente dedicato a loro.
"La generazione Z è spesso etichettata come quella più casalinga e la situazione si è amplificata con l'avvento della pandemia. Sono connessi a lungo in streaming e nelle loro community. Socializzano meno col mondo esterno ma questo non vuol dire che non spendano," spiegano gli analisti inglesi. E' online che si informano seguendo le indicazioni di influencer, amici, celebrities e blogger, oltre a cercare le informazioni su prodotti o servizi chattando direttamente con i produttori.
Così la spesa delle famiglie cinesi per i loro ragazzi adolescenti o maggiorenni (spesso figli unici) è la più alta al mondo tanto da essere i più corteggiati dai brand del lusso. Meno propensi al risparmio rispetto ai loro coetanei, fanno shopping spensierato e svuotano il portafogli ogni mese, si legge nel report OC&C Strategy.
L’atteggiamento spendaccione nascente in questa generazione è segnalato anche da Vogue-Business dove si legge anche che il mercato dei beni di lusso questo anno è destinato a crescere del 48% in Cina anche sulla spinta della pandemia il cui controllo sembra essere riuscito nel paese del Dragone. Fra i marchi più ambiti fra i ragazzini, in ordine decrescente di preferenze, Dior, Armani, Chanel, il brand di gioielleria di Hong Kong Chow Tai Fook, Saint Laurent, Givenchy, Swarowski, Chow Sang Sang, Gucci ed Hermes.
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