"Nessuno è sano ma ognuno fa del suo meglio, accanirsi solo con la moda è sbagliato": così Miuccia Prada commenta l'inchiesta del New York Times sullo sfruttamento dei lavoratori della moda, sottopagati in Puglia che starebbe dietro grandi brand del Made in Italy.
"Tutte le aziende hanno codici e ispettori ma il mondo reale - sottolinea - è più complicato, c'è sempre qualcuno che si fa corrompere". Certo, anche "la moda ha le sue colpe, ma sono sicura che aziende di altri settori faranno anche peggio. Questo non è un mondo perfetto e siamo tutti colpevoli, i problemi sono ovunque".
La moda è comunque impegnata in "un processo graduale di cambiamento": a Prada in particolare la Lav ha chiesto di non produrre più pellicce: "Io le pellicce non voglio più farle - dice Miuccia - già oggi rappresentano solo lo 0,1% del prodotto, ma non amo gli annunci, dirò che non le faccio più quando sarà cosa fatta e finita".
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