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Kering, Gucci pesa sui conti

Kering, Gucci pesa sui conti

Pinault, anno difficile, ne usciamo forti. Titolo giù in Borsa

MILANO, 17 febbraio 2021, 18:25

(di Claudia Tomatis)

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Gucci, laboratorio prototipi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gucci,  laboratorio prototipi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Gucci, laboratorio prototipi - RIPRODUZIONE RISERVATA

 L'impatto del Covid 19 su Kering è stato pesante, in particolare su Gucci, ma "stiamo uscendo dalla crisi più forti e meglio posizionati per sfruttare il rimbalzo" ha affermato Francois-Henri Pinault, presidente e amministratore delegato del gruppo, che ha riferito che sono allo studio ipotesi di M&A, ma parlando di una semplice licenza in essere con Richemont per gli occhiali, in riferimento a notizie di stampa che invece indicavano un'acquisizione. Il gruppo è concentrato soprattutto sulla crescita organica, "a cominciare da Gucci" ha poi sottolineato, parlando di un inizio 2021 molto incoraggiante, che per il marchio italiano sarà anche il centenario.
    Fatto è che il colosso francese del lusso ha chiuso il 2020 con i ricavi a 13,1 miliardi di euro (-17,5%) e un utile netto a 2,1 miliardi (-6,9%). Il titolo così ha patito in Borsa a Parigi, con un calo vicino al 9% in mattinata, per chiudere con un ribasso del 7,1% a 524,9 euro. Un'inversione di tendenza è stata però evidenziata per il quarto trimestre, coi ricavi al -4,8%.
    Tra i marchi di punta, Gucci, che una decina di giorni fa aveva già visto la smentita diretta del vertice, Marco Bizzarri, sulle voci di un suo passaggio alla Ferrari, ha subito la perdita maggiore di fatturato (-22,7%) a 7,4 miliardi, ma con un significativo miglioramento nel secondo semestre, grazie in particolare alla Cina, e con una rapida crescita dell'online (+70%). Il margine operativo ricorrente è stato comunque resiliente (35,1%), raggiungendo il 38,6% nel secondo semestre.
    Fatturato a 1,7 miliardi (-14,9%) per Yves Saint Laurent, ma con ripresa nella seconda metà dell'anno (+2,1%) e online che ha segnato un +80%. Sprint per Bottega Veneta, coi ricavi a 1,2 miliardi (+3,7%).
    Il margine operativo complessivo del gruppo si è comunque mantenuto al 23,9%, stante una redditività che nel 2019 sopra il 30%, tra le migliori al mondo nel comparto. Il Cda intanto ha deciso di proporre all'assemblea degli azionisti del 22 aprile un dividendo di 8 euro, dopo l'acconto di 2,5 euro pagato a gennaio.
   

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