Indossavano gonne corte, ascoltavano jazz, fumavano, bevevano, guidavano le prime automobili, portavano i capelli corti a caschetto e ostentavano il loro disprezzo per quello che era stato fino ad allora il ruolo dedicato all'immagine femminile: erano le "maschiette" le donne che rifiutavano gli stereotipi ottocentesco rivoluzionando il costume dnegli anni Venti. Ecco la figura femminile che ha ispirato la uova collezione di Gretel Z. presentata oggi con una sfilata senza pubblico dallo Studio 12 di Cinecittà e trasmessa sulla piattaforma digitale di Altaroma. Per la stagione Autunno/Inverno 2021/2022 la stilista Gretel Zanotti ha deciso di "onorare l'intraprendenza ed il coraggio di queste donne, che si sono battute per i loro diritti, al fine di ribadire, cento anni dopo, cosa le donne siano state e siano ancora capaci di raggiungere".
In pedana sfilano abiti bianchi che sembrano animarsi con le gonne danzanti in tessuto piumato. Tailleur maschili con pantaloni ampi in tessuti gessati; cappotti vestaglia in lane lussuose double in bianco e grigio; abiti neri corti e sensuali, fatti di chiffon tagliato in frange; long dress morbidi e fluidi; abiti che riprendono il look alla garçonne tipico dell'epoca, ma anche ad abiti da 'flapper girl', corti al ginocchio, con frange, piume e preziosi Swarovski, che facilmente si riesce a immaginare su una pista da ballo mentre si agita sulle note del charleston.
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